Maccabi Haifa-Juventus 2-0, le pagelle: voti da esonero per tutti (non ci sarà). Che bravo Atzili

Risultato finale: Maccabi Haifa-Juventus 2-0
Le pagelle del Maccabi Haifa (di Antonino Sergi)
Cohen 7 - Anche lui diventa protagonista di giornata, la Juventus calcia seriamente due volte in porta e l'estremo difensore ci mette la sua firma sui due colpi di testa di Vlahovic prima e Rugani dopo.
Sundgren 6,5 - Spinge molto meno rispetto a Cornud, si occupa più della fase difensiva. Un primo tempo tranquillo, nel secondo tempo chiamato maggiormente in causa dopo l'ingresso di Kostic.
Batubinsika 7 - Gioca praticamente uomo a uomo con Vlahovic, senza timore. Utilizza bene il fisico, concede pochissimo all'attaccante serbo della Juventus e non sbaglia una lettura.
Goldberg 7 - In coppia con Batubinsika diventa insuperabile per gli attaccanti della Juventus, si prende anche lui una serata di gloria. Nemmeno Milik riesce a metterlo in difficoltà.
Cornud 7,5 - Comincia con il piede ben calcato sull'acceleratore, una spina nel fianco per la retroguardia bianconera. Arriva con estrema facilità sul fondo, pennella traversoni per i compagni e uno di questi viene trasformato in oro da Atzili. Dal 71' Menachem 6 - Soffre davvero poco.
Mohamed 7 - Utilizza fisico, temperamento e rapidità per contrastare i portatori di palla avversari. Sembra averne molto di più dei pari ruolo bianconeri, corre dal primo all'ultimo minuto.
Lavi 7 - L'anima, non solo per la fascia al braccio, del Maccabi. E' l'uomo ovunque degli israeliani, quando c'è da combattere non si tira indietro. Buona pulizia tecnica abbinata ad una grande aggressività, recupera il pallone trasformato in oro al tramonto del primo tempo da Atzili.
Atzili 8 - Il mattatore di giornata, una serata che sicuramente non dimenticherà. Manda al tappeto la Juventus, va a nozze con le amnesie della retroguardia bianconera e non perdona. Prima di testa, poi esagera e stampa la palla all'incrocio ricevendo l'ovazione del proprio pubblico. Dal 66' Seck 6 - Entra per rimpolpare la retroguardia, buon lavoro.
Chery 6,5 - Si piazza esattamente alle spalle di Pierrot, gira anche attorno all'attaccante del Maccabi per creare scompiglio. Ottime doti tecniche e balistiche, colpisce anche una traversa nel primo tempo.
David 6 - Si accende a tratti, ha grande corsa ma spesso lascia spazio a Cornud che su quella fascia fa il bello ed il cattivo tempo. Una buona prova, meno protagonista del resto dei compagni d'attacco. Dal 71' Abu Fani 6,5 - Entra con lo spirito giusto, gioca una buona porzione di ripresa.
Pierrot 6,5 - La classica boa, fisico da corazziere e presenza fissa in area di rigore avversaria. Dopo pochi giri di orologio impegna Szczesny di testa, poi offre anche l'assist vincente per il secondo gol di Atzili. Dal 86' Rukavytsya sv.
Barak Bakhar 7 - Dopo tre sconfitte consecutive, delle buone prove come quella dello Stadium o quella casalinga con il PSG, si toglie anche la soddisfazione di una serata da sogno davanti ad un Sammy Ofer infuocato. Il suo Maccabi fa tutto bene, concede poco e punge quando affonda. Sfrutta gli errori della formazione bianconera e si prende la scena in questa prima giornata di ritorno.
Le pagelle della Juventus (di Marco Conterio)
Szczesny 5 Una bella parata ma la costante sensazione di essere anche lui trascinato in una delle peggiori serate della storia per il calcio italiano in Europa.
Danilo 4 Troppo lontano da Cornud al momento del cross per il vantaggio di Atzili. Un'altra guida di personalità che è totalmente mancata in questa disastrosa serata della Juventus. (dal 67' Kean 4,5 Avrebbe dovuto giocare dall'inizio, non era nelle condizioni fisiche per farlo. Si è visto).
Bonucci 4 La verità è che se trascinato, al fianco di un grande leader come Chiellini, sa esaltarsi e dare il meglio. Il suo regno da capitano della Juventus è un fallimento: non sveglia la squadra e l'intesa con l'allenatore non c'è.
Rugani 4 Allegri lo mette in campo per la seconda volta in stagione dopo il pari contro la Sampdoria. Dà l'impressione di non reggere la pressione in una partita così importante. Solo errori, nessuna cosa giusta.
Alex Sandro 3 Un disastro su ogni fronte. In occasione del primo gol sbaglia il movimento sulla diagonale. Sul secondo resta ad assurda distanza da Atzili. La peggior prestazione della sua storia bianconera. (dal 74' Soulé sv)
McKennie 3,5 Più che anonimo, dannoso. Perde palloni velenosi, gioca solo quarantacinque minuti ma un mediano che su ventisei tocchi di palla ha dieci palloni persi, ha una sola parola per essere definito: disastroso. (dal 46' Kostic 4,5 Mister Cross stavolta neanche ci prova. Allegri lo mette anche sulla destra per provare a mettere dei traversoni a rientrare perché la Juventus, all'improvviso, ha tre centravanti)
Paredes 4 La Juventus lo ha acquistato per dare tempi, gioco, regia, intensità, ritmo. Non c'è assolutamente nulla in una serata nera per lui e per tutta la Juventus. Mediocrità in cabina di comando. (dal 46' Locatelli 4 Vale lo stesso identico giudizio di Paredes, solo che è arrivato anche mesi prima dell'argentino. Annullato dal non certo incredibile centrocampo israeliano)
Rabiot 3,5 Alla vigilia della partita una conferenza stampa da leader, da trascinatore, da giocatore rinato dopo la doppietta nella gara d'andata. Parole, parole, parole.
Cuadrado 4,5 Nell'ennesima posizione in cui Allegri decide di schierarlo, almeno prova a fare un paio di cross. Come un sorso d'acqua in una traversata nel deserto. Inutile, in fondo prolunga solo l'agonia.
Vlahovic 4 Non gli su può chiedere di essere Haaland. Uno perché il norvegese è ora in un'altra dimensione, due perché è in un contesto dove funziona tutto. C'è una certezza, però: Dusan Vlahovic non è un trascinatore e sprofonda nel buio juventino.
Di Maria 5 In ventiquattro minuti, prima che si facesse di nuovo male, sei palloni persi e pochi bagliori. La verità è che la Juventus ha sbagliato ad affidare il suo destino a un giocatore così fragile. E che anche lui non è stato sincero con la realtà dei fatti (dal 23' Milik 4,5 Il migliore di questo scorcio di stagione della Juventus sparisce una volta entrato in campo. La sua heat map lo racconta: non è mai in area di rigore)
All: Massimiliano Allegri 2 Dopo una disastrosa sconfitta contro il Parma, Marcello Lippi disse "se il problema di questa squadra sono io, allora me ne vado" e si dimise con effetto immediato. Prima e dopo le partite tante parole, gli "zitti e pedalare" ma la realtà è che la Juventus è un disastro e le decisioni della società di confermarlo ancora lasciano perplessi.
