Napoli-Liverpool 4-1, le pagelle: Kvara fa il fenomeno, Anguissa domina. Si salva solo un inglese

Napoli-Liverpool 4-1 (5' rig. Zielinski, 31' Anguissa, 44' Simeone, 47' Zielinski, 49' Luis Diaz)
NAPOLI (di Simone Bernabei)
Meret 7 - Sempre sicuro, tanto nelle parate quanto nelle uscite. Il Liverpool si assenta per lunghi tratti ma quando spinge fa paura quasi a tutti. Ma non a lui
Di Lorenzo 6,5 - Un suo errore in controllo sulla trequarti porta al gol del Liverpool. Ma prima c'erano state tante cose fatte bene. Sia in costruzione che soprattutto in fase di contenimento come i passaggi verticali del primo tempo
Rrahmani 7 - Solido, sicuro, attento. In campionato non è più una sorpresa, ma se raggiunge questi livelli anche in Champions qualche accipicchia salta fuori. Un muro, con Kim
Kim 7,5 - Mezzo voto in più del collega per un paio di chiusure veramente di livello. Quel che stupisce è la tranquillità e la serenità con cui si è calato nella parte del post Koulibaly. Mica era semplice...
Olivera 7 - Fa partire lui l'azione che porta al primo gol azzurro. Schierato a sorpresa da Spalletti, riesce nel non proprio semplicissimo compito di disinnescare Momo Salah. Dal 74' Mario Rui sv
Anguissa 8 - Trova la serata giusta, per segnare il suo primo gol col Napoli. Ma sarebbe disonesto fermare lì il giudizio: fisicità debordante, intensità superiore a ogni giocatore del Liverpool, intelligenza tattica e qualità nei passaggi
Lobotka 7,5 - Un professore, là nel mezzo. Gioca con la tranquillità dei grandi del ruolo, mette personalità al servizio della squadra e ripulisce una quantità infinita di palloni
Zielinski 8,5 - Jurgen Klopp lo avrebbe voluto volentieri con se a Liverpool. E forse stasera si sarà rammaricato di non aver messo quei milioni in più sul piatto per strapparlo all'Udinese. Prestazione totale: due gol, un assist, personalità e giocate da top europeo del ruolo. Dal 74' Elmas sv
Politano 7 - Sgasate continue che tengono basso Robertson annullando una fonte di gioco solitamente importante per gli inglesi. Suo l'assist, prima della sostituzione, per il 4-0 di Zielinski. Dal 57' Lozano 6 - Sbaglia qualche scelta, ma la sua vivacità tiene comunque sulle spine un Liverpool già tramortito
Osimhen 7 - Prende un palo dopo 40''. Sbaglia un rigore con un tiraccio. Ma tiene in costante e continuata difficoltà l'intera difesa del Liverpool con la sua verticalità, ovvero la qualità che permette al Napoli di dominare in lungo e in largo nel primo tempo. Dal 41' Simeone 7,5 - Entra e la butta dentro. E' la rete del 3-0, quella che demolisce definitivamente i Reds e che proietta il Napoli verso una serata di gloria. Che esordio in Champions per il Cholito...
Kvaratskhelia 8 - Infiamma letteralmente un Maradona già traboccante di entusiasmo. Giocate da fenomeno, dribbling e assist, nella sua prestazione manca solo il gol. Ma in fondo, con un Napoli così, a chi importa? Fa sembrare un esordiente un certo Alexander-Arnold. Dal 57' Zerbin 6,5 - Il risultato certamente lo aiuta, ma entra in campo con ottima personalità
Luciano Spalletti 8 - La prepara alla perfezione. Azzecca scelte di formazione, spartito del match, ma pure la preparazione mediatica. Se la Champions è il luna park del calcio, il suo Napoli non poteva trovare modo migliore per divertirsi
LIVERPOOL (di Pierpaolo Matrone)
Alisson 5,5 - Subisce quattro gol, ma è autore anche di un paio di parate importanti. Bello anche il tuffo che vale il rigore parato a Osimhen.
Alexander-Arnold 4,5 - Crede ad ogni trucco del mago Kvaratskhelia, come il più sprovveduto dei terzini, e ci casca tutte le volte. Cade rovinosamente ad ogni tete-a-tete col georgiano.
Gomez 3 - Serata horror. In versione Babbo Natale, fa oggetto dei suoi doni tutti gli attaccanti del Napoli. Da una delle sue tante dormite nasce il 2-0, si fa saltare da Kvaratskhelia sul 3-0 e in generale non contrasta mai gli avversari. Dal 46' Matip 5 - Appena entrato, subito una sbavatura: viene sorpreso da Zielinski sull'azione del 4-0 e resta sulle gambe anche sulla ribattuta.
Van Dijk 4 - Conferma il suo inizio di stagione complicato con una prestazione traballante. Non contiene Osimhen, causando su di lui un calcio di rigore. Ci mette in mezzo un salvataggio dei suoi, quasi in spaccata, ma è strano vederlo soffrire così.
Robertson 5 - Soffre meno del collega sull'altra corsia nell'uno contro uno, ma pure lui si fa sorprendere da qualche taglio sui lanci in verticale del Napoli. E non sempre è ben allineato.
Milner 4,5 - Inizio da brividi: il fallo di mano che causa il rigore e una confusione evidente ad ogni giocata. Poi anche un giallo a condizionare tutta la partita.
Fabinho 5 - Come fosse alle prime armi, si fa mettere in mezzo dal movimento della palla degli avversari. Peccato veniale sul gol di Anguissa, quando si fa attrarre dal pallone, dimenticando di essere uno dei centrocampisti tatticamente più bravi d'Europa.
Elliott 5,5 - E' il più intraprendente tra i centrocampisti, il più mobile, anche quello che più s'impegna. Corre tanto, ma anche lui viene investito dal ciclone Napoli nella mezzora centrale. Dal 77' Arthur s.v.
Salah 4,5 - Zero ispirazione, niente poesia. Non è la versione de giocatore che ti risolve le partite, anzi quasi le complica. Deve solo controllare e spingere in rete un cioccolatino confezionato da Alexander-Arnold, ma lo sciupa clamorosamente. La fotografia della sua partita senza magia. Dal 63' Diogo Jota 5 - Mezzora in campo, non si vede praticamente mai.
Firmino 5 - Preferito a Nunez, gioca come al solito più basso di altri centravanti, per legare il gioco, ma sbagliando diversi appoggi e organizzandosi male nel pressing. Dal 62' Nunez 5 - Ha diversi palloni giocabili, li gestisce tutti abbastanza male. Non salta mai un avversario.
Luis Diaz 6,5 - Il più dinamico, il più pericoloso. Viene continuamente raddoppiato, ma con la tecnica e il carattere trova sempre un modo per sbucare via. Un uomo solo contro il mondo azzurro.
Jurgen Klopp 4,5 - Il Napoli e il Maradona si confermano le sue bestie nere: quarta sconfitta in altrettanti confronti a Fuorigrotta. Questa è la più netta, quella in cui non c'è mai storia e il risultato non viene mai messo in discussione. Perde su tutti i fronti: tattico, tecnico, caratteriale. Una delle sue più nefaste notti europee.
