Napoli, tagliare gli stipendi e far quadrare i conti: ADL e l'operazione chiarezza

"L'obiettivo? Io devo far quadrare i conti e ritrovare la Champions". Aurelio De Laurentiis interrompe il silenzio stampa, per una conferenza stampa romana durata quasi due ore, e questa volta senza troppi giri di parole - ed una risposta anche insolitamente sintetica - per la prima volta nella sua gestione preferisce essere chiaro sulle difficoltà economiche che stavolta riguardano anche il suo Napoli e che condizioneranno fortemente l'estate post-Covid: "Il problema è che siamo passati da 30mln di stipendi a 50, a 75, a 120 ed oggi a 156mln. E' ovvio che bisogna innanzitutto sanare questo problema, il Napoli spende cifre che non fattura e deve rivedere gli stipendi in base a ciò che guadagna. Non c'è un ridimensionamento - ha proseguito -, ma bisogna rivedere il budget, altrimenti devi fallire". E di conseguenza sono lontani i tempi delle proposte indecenti respinte, come ad esempio gli oltre 100mln dal Chelsea per Koulibaly: "Forse non arriveranno proposte indecenti, magari ci fossero. La risposta vera è: nessuno è incedibile per proposte appropriate".
Non è mancato un passaggio su Luciano Spalletti, che l'8 luglio verrà presentato in conferenza stampa a Castel Volturno: "Spalletti ha sempre avuto la mia stima, prima che allenasse la Roma, era ancora in Russia, mi venne a trovare e mi disse che non poteva muoversi ancora e virammo credo su Benitez. Ho sempre avuto una grande considerazione - ha proseguito -, lo trovo giusto per il Napoli, contro di lui non è mai stato semplice. Ha saputo gestire anche situazioni difficili, pure alla Roma, in tempi dove la mancanza della proprietà non chiariva le cose nello spogliatoio e lui si è comportato molto bene". Tutta da sviluppare invece la situazione legata a Lorenzo Insigne con l'appuntamento probabilmente a Castel di Sangro, quando si aggregherà dopo l'Europeo: "Non ci siamo proprio visti, la necessità era di finire il campionato, poi è andato in ritiro con la nazionale e abbiamo concordato che finito l'Europeo ci incontreremo. Parleremo e sarà quello che sarà". Dichiarazioni anche strategiche in vista di una trattativa che avrà come obiettivo non aumentare l'ingaggio del capitano, già intorno ai 4,5mln di euro a stagione.
