Ok lo switch è giusto: la Fiorentina è andata oltre Vlahovic anche grazie a Cabral e Piatek

Quando la Fiorentina ha deciso di dare il via libera a Dusan Vlahovic per accasarsi alla Juventus previo pagamento di 70 milioni più 10 di bonus, il tecnico viola Vincenzo Italiano era preoccupato dalla perdita del miglior finalizzatore del gioco della squadra, a fronte dell'arrivo di un serio professionista dell'attacco come Piatek e una mezza scommessa come Arthur Cabral. A distanza di poco meno di tre mesi però, quella preoccupazione è stata decisamente superata, tanto grazie al gioco dello stesso mister siciliano, ma anche ai 5 gol in Serie A segnati dai due attaccanti arrivati a gennaio. E il gol segnato ieri dal brasiliano contro il Napoli è la ciliegina della crescita dell'attacco viola.
Tabellini a confronto - Se da una parte il serbo bianconero ha segnato proprio 5 gol in 8 presenze da titolare e una partendo dalla panchina, i suoi due sostituti hanno segnato rispettivamente 3 gol in 7 gare da titolare più una partendo dalla panchina il polacco e 2 gol in 7 presenze di cui solo tre da titolare il brasiliano. È chiaro che, soprattutto a livello di gioco, Vlahovic sia un giocatore totale che aiuta l'attacco e che pronti via è stato subito più che utile per Allegri, ma è altrettanto vero che Cabral e Piatek sono andati velocemente oltre l'ambientamento, aiutando la squadra a confermare i risultati del girone d'andata e inseguire il ritorno in Europa.
Che guadagno! - Senza contare il fatto che, davanti ai potenziali 80 milioni ricavati dalla cessione di Vlahovic, la Fiorentina per i due sostituti ha speso "solo" 15 milioni per Cabral, trattenendo in cassa un bel pacco di milioni da poter poi investire a gennaio. È vero che a gennaio è arrivato anche Ikoné per una cifra simile, ma quell'investimento era già stato pianificato prima della cessione del serbo alla Juventus. Insomma uno switch che sicuramente ha tolto molto ai viola per la qualità di Vlahovic e per il suo futuro che sarà sicuramente roseo da un punto di vista dei risultati personali, ma che allo stesso tempo non ha fatto perdere terreno alla Fiorentina, che sta ancora scoprendo il reale valore di King Arthur oltre a poter, con serenità, valutare l'eventuale riscatto di Piatek fissato con l'Hertha Berlino in 15 milioni di euro.
