Palladino parlava così 20 giorni fa dopo il rinnovo ufficiale: "Orgoglioso, non me l'aspettavo"

In un già bollente mercato delle panchine, la Serie A nelle ultimissime ore è stata scossa dalla notizia riguardante le improvvise dimissioni del tecnico della Fiorentina, Raffaele Palladino. Una decisione arrivata all'improvviso, a meno di 24 ore dalla conferenza stampa di fine stagione nella quale - ieri - i vertici della dirigenza viola, tra le altre cose, hanno inevitabilmente toccato anche il tema legato all'allenatore.
Il patron della Fiorentina Rocco Commisso ha parlato così - ieri - del rinnovo di Raffaele Palladino fino a al 2027, firmato soltanto il 7 maggio scorso: "Pradè e Ferrari sono venuti da me e mi hanno detto che avremmo dovuto estendere il contratto il giorno prima del Betis. L'ho accettato e abbiamo annunciato. Che rapporto ha con Palladino? Buonissimo, Raffaele per me è come un figlio. Imparerà da questa stagione", ha detto il numero uno del club viola, collegato dagli Stati Uniti. Anche il ds Daniele Pradè, sempre in conferenza, ha spiegato così - meno di 24 ore fa - com'è nato il rinnovo di Palladino con la Fiorentina: "L'opzione scadeva il 30 maggio. Noi eravamo contenti del suo lavoro e abbiamo pensato, dopo una partita persa, che fosse il momento giusto".
Già, era lo scorso 7 maggio - vigilia della partita di ritorno in Conference League contro il Betis - quando arrivò l'ufficialità del prolungamento del contratto di Palladino fino al 2027. Una notizia che sorprese lo stesso allenatore, che in conferenza si espresse così: "E' stata una sorpresa anche per me, me l'ha comunicato il presidente Commisso mezz'ora fa ed è stato bello e piacevole, motivo di orgoglio e grande fiducia dimostrata da lui e dalla famiglia. Ringrazio anche i direttori Ferrari, Pradè e Goretti, abbiamo fatto un percorso insieme a loro e sento la stima della società con questo rinnovo".
"Non me l'aspettavo - ha continuato Palladino -, è stata una mossa a sorpresa della società che mi ha fatto molto piacere, riempiendomi di orgoglio e facendomi capire la stima che hanno in me. Mi stimola a fare sempre meglio con questi ragazzi, abbiamo iniziato un percorso insieme: sono cresciuti e questo mi rende orgoglioso. Ma dobbiamo continuare, finendolo bene. E poi ripartiamo la prossima stagione più forti di prima: ho la sensazione che qui si sia creata una base solida e importante, per iniziare a guardare con grande ambizione il futuro".
