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Pioli e la Nazionale: "Un piacere gli accostamenti, ma non è quello che voglio adesso"

Pioli e la Nazionale: "Un piacere gli accostamenti, ma non è quello che voglio adesso"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 15:08Serie A
di Dimitri Conti

Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina, nel corso dell'intervista rilasciata all'edizione odierna de La Repubblica, si è soffermato anche sulle vicende legate alla Nazionale dopo l'addio al precedente commissario tecnico Luciano Spalletti, con anche il suo nome fatto per sostituirlo.

Ha raccontato, a tal proposito, Pioli: "Gattuso è l'uomo giusto. Anche io accostato? Mi ha fatto piacere ma in questo momento non è quello che voglio, amo la routine dei club. Credevo che Ranieri accettasse, per chiudere una carriera meravigliosa".

Pioli ha parlato anche di tanti aspetti singoli legati alla sua nuova Fiorentina: "Ringrazio Commisso perché ha trattenuto giocatori forti e persone di spessore come Kean, De Gea, Gudmundsson, Fagioli e Gosens. La base del progetto nei prossimi due anni. Kean? Lo volevo al Milan, anche se c'era chi parlava male di lui. Nulla di vero, ragazzo serio che dà tutto. Ed è amico di Leao, sono due dal grande cuore. Dzeko? Un professore in campo. Fuori un esempio per i più giovani. Tridente? Dipenderà dagli altri otto, dall'avversario e dalla partita. Mercato? Mi aspetto un paio di innesti, la società sa cosa serve. Commisso mi piace, è schietto e diretto". E ancora si dettano obiettivi ("La Champions deve essere il nostro traguardo" e "So bene che la Fiorentina non vince dal 2001, è una responsabilità e uno stimolo"). A chi dedicherebbe la coppa? Spiega Pioli: "A Davide Astori, il mio capitano. Qui lo sento ancora più presente, non oso immaginare che effetto mi farebbe".

Clicca qui per leggere l'intervista integrale a Pioli

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