Polverosi: "Dopo il licenziamento di Spalletti l'Italia ha capito che non ha più parafulmini"

"La voglia e i sorrisi". Si intitola così l'editoriale del giornalista Alberto Polverosi all'indomani della netta vittoria dell'Italia contro l'Estonia. Di seguito un estratto delle sue parole sul Corriere dello Sport di oggi: "Quello che voleva Gattuso, la prestazione, la vittoria, i gol, ma soprattutto lo spirito, quella voglia di lottare insieme che gli azzurri hanno ritrovato dopo la notte caotica e traumatica di Reggio Emilia. E poi i sorrisi, in campo e soprattutto in panchina, dove mancavano da tempo, come chissà da quanti decenni mancava un coro dello stadio per il ct. Che a un certo punto si è alzato dalla panchina (si fa per dire, perché era sempre in piedi) e ha aizzato le tribune, voleva ancora più tifo, ancora più entusiasmo. Pochi giorni con la casacca azzurra ed è già il capopopolo della Nazionale.
Siamo di nuovo sulla strada giusta? Aspettiamo. Questa partita ci ha dato coraggio e ci aiuterà a ritrovare almeno fiducia, ma l’Estonia non può rappresentare una verifica attendibile. Già con Israele sarà diverso, con quella nazionale ci giochiamo intanto il secondo posto e per arrivarci dobbiamo vincere anche a Debrecen. Ora gli israeliani ci precedono anche come differenza-reti.
Una cosa ci sembra di aver capito dalla partita di ieri: dopo il licenziamento di Spalletti, gli azzurri hanno chiaro in testa che tocca solo a loro, che non hanno più alibi, non hanno parafulmini, sono loro davanti alle proprie responsabilità. Gattuso ha portato serenità e convinzione, ma tutto il resto devono mettercelo i giocatori".
