PSG, Luis Enrique sulla Champions: "Inter più esperta di noi, ha giocato la finale due anni fa"

Cinque giorni ancora alla finale di Champions League. Luis Enrique, allenatore del Paris Saint-Germain e ultimo avversario dell'Inter questo sabato a Monaco di Baviera, all'Allianz Arena, è intervenuto ai canali della UEFA: "Se dovessimo raccontare tutto quello che è successo in Champions League, sarebbe un film horror o un thriller perché si è visto un po' di tutto. In tutte le partite della fase campionato, soprattutto in casa, meritavamo risultati migliori, ma non sono arrivati. Nella finalizzazione siamo stati quasi ridicoli: è molto raro vedere una squadra di questo livello con un'efficacia così bassa. La classifica diceva una cosa, ma quello che provavamo era completamente diverso perché sapevamo che la squadra stava facendo bene".
Con una svolta importante: "Quando tutto ha iniziato a stabilizzarsi e abbiamo ritrovato la lucidità sotto porta, abbiamo raggiunto numeri importanti. Dobbiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo fatto, ma dobbiamo finire il lavoro perché quello che vogliamo davvero è entrare nella storia. Siamo stati molto coerenti per stile di gioco, preparazione e impegno a vincere la partita. Se guardi le statistiche, vedrai una squadra che, la maggior parte delle volte, è stata migliore degli avversari, ha creato più occasioni e ha subito meno gol, ma non è stata efficiente".
Il cammino per arrivare fino all'ultimo duello: "Abbiamo dovuto giocare in casa del Bayern, in casa dell'Arsenal e poi di nuovo contro l'Arsenal in semifinale. Abbiamo giocato in casa contro l'Atlético Madrid e il Manchester City. Ai quarti abbiamo trovato il Liverpool, la migliore squadra d'Europa in quel momento e una delle migliori d'Europa in questa stagione. In pratica stavamo già giocando partite a eliminazione diretta nella fase campionato".
Sull'avversario che si ritroverà davanti: "Appena c'è un gol, la squadra che lo ha subito inizia a rischiare di più, il che cambia la strategia che hai preparato inizialmente. Sono finali aperte, in cui entrambe le squadre possono segnare e il risultato può cambiare di continuo, come è successo in semifinale (tra Inter e Barcellona, ndr). L'Inter è una squadra più esperta di noi, ha giocato la finale due anni fa. Ha un allenatore che sa già cosa vuol dire giocare questo tipo di partite, con una squadra molto brava in fase di possesso e anche in difesa. Senza dubbio merita di essere in finale di Champions League".
