Rabbia Lazio. Ira dei tifosi contro Di Bello-Irrati: gli altri episodi clamorosi del passato

Tifosi, giocatori, staff tecnico e dirigenti. Nel day after il 5-3 del 'Maradona', in casa Lazio regna la rabbia. Più che per la sconfitta in sé, per il modo in cui è arrivata, con degli episodi che non sono piaciuti. Tanto che ieri il giudice sportivo ha ammonito, con diffida, il ds Tare, che nell'intervallo e a fine partita si è fatto sentire con l'arbitro Di Bello. Cosa contesta la Lazio? Il rigore dell'1-0 per un intervento di Milinkovic a gamba alta, che prende prima la palla e poi Manolas. E il fallo di mano di Mertens da cui ha origine il 2-0, all'11', di Politano.
Ora, è errato dire che la Lazio abbia perso a Napoli, compromettendo una già difficile rincorsa Champions, per colpa delle decisioni dell'arbitro Di Bello. Perché la squadra di Gattuso ha dimostrato sul campo di meritarsi i 3 punti e di essere più in forma di quella di Inzaghi, la cui assenza si è sentita moltissimo in una gara così delicata. Però sarebbe altrettanto inesatto non sottolineare l'importanza che i due episodi hanno avuto nell'indirizzare il corso del big match.
Ma l'ira furente della tifoseria biancoceleste nei confronti del duo Di Bello-Irrati (era al var giovedì sera) ha radici più profonde. Perché i laziali non hanno perdonato alla coppia in questione alcuni episodi del passato che li hanno visti spiacevoli protagonisti. Andando a ritroso, Irrati nel dicembre 2018 concesse all'Olimpico un rigore a Belotti per una trattenuta leggera di Marusic, non punendo due episodi simili nell'area del Torino. A gennaio di quell'anno, sempre Irrati, convalidò l'unico gol di mano nell'epoca var: quello di Cutrone a Milano proprio ai danni della Lazio. E Di Bello? Lui era al var nel famoso Lazio-Torino del dicembre 2017, ricordato da tutti perché Giacomelli non fischiò il penalty per un netto fallo di mano di Falque ma tirò fuori il cartellino rosso a Immobile, per un faccia a faccia di qualche secondo dopo con Burdisso: al var c'era proprio Di Bello, che fu criticato anche da Rizzoli. "Perchè non hanno rivisto il rigore al video?", disse il designatore nella successiva riunione.
Inoltre sempre il fischietto di Brindisi con la Lazio può 'vantare' un altro episodio abbastanza clamoroso: il rigore concesso alla Roma nel derby del maggio 2017 per la netta simulazione di Strootman: l'arbitro di linea, a pochi metri dall'accaduto, era proprio Di Bello. Che ieri ha indirizzato ma non deciso la partita tra Napoli e Lazio, vinta con merito dagli azzurri.
