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Roma-Milan 1-2, le pagelle: Ibra stecca, Tomori spicca. Mayoral fa rimpiangere Dzeko

Roma-Milan 1-2, le pagelle: Ibra stecca, Tomori spicca. Mayoral fa rimpiangere DzekoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 1 marzo 2021, 06:40Serie A
di Marco Conterio

Roma-Milan 1-2
Marcatori: 43' Kessié, 50' Veretout, 58' Rebic

LE PAGELLE DELLA ROMA (di Luca Chiarini)

Pau Lopez 5 - Esordio da brividi, perché lo scippo di Ibrahimovic evapora col tacco sbilenco dello svedese. Episodio che funge da sveglia: di lì in poi abbassa la saracinesca e para a ripetizione fino all'intervallo. Nella ripresa ci ricasca e propizia il raddoppio del Milan con un errore in costruzione che premia Saelemaekers, autore dell'assist per Rebic.

Fazio 5 - Titolare a sorpresa, ripaga nel peggiore dei modi la fiducia di Fonseca: contiene i danni per quaranta minuti abbondanti, poi stende Calabria in area con l'ingenuità dell'imberbe e provoca il rigore che sblocca la partita. (Dal 62' Bruno Peres 6 - Ci prova, senza risultati eccelsi).

Cristante 6 - Dei tre centrali è l'unico a non commettere errori marchiani. Si arrabatta, anche di mestiere, e non perde la bussola quando la pressione del Milan si fa tambureggiante.

Mancini 5,5 - Vale un gol il salvataggio sulla linea che nega a Ibrahimovic un gol che pareva già fatto. Rovina la sua serata con la marcatura su Rebic che definire generosa è riduttivo: concede un paio di metri al croato, che ringrazia e segna.

Karsdorp 5 - Sulle prime pare quasi disorientato: Theo Hernandez lo soverchia e lui perde qualche pallone sanguinoso. Poi si ricompone un po' e manda in porta Mkhitaryan con una palla quasi visionaria. Nella ripresa tende a nascondersi.

Veretout 6,5 - Si riscatta da una prima frazione rivedibile con uno dei piatti forti della casa: destro a giro sull'appoggio di Spinazzola che s'insacca a fil di palo e ristabilisce la parità all'Olimpico. (Dal 79' Diawara s.v.).

Villar 5 - Passivo, sonnecchiante e accerchiato per lunghi tratti del primo tempo. Da un suo disimpegno errato in una zona nevralgica scaturisce un'occasione ghiottissima per il Milan, per sua fortuna senza conseguenze. (Dal 70' El Shaarawy 6 - Ingresso positivo: dà brio all'attacco).

Spinazzola 6 - Gli stenti giallorossi della prima metà colpiscono anche lui, sorvegliato a vista da Calabria. Alla prima discesa, però, sforna l'ennesimo assist della sua stagione: appoggia con perfetta scelta di tempo per Veretout, che dipinge una traiettoria splendida.

Pellegrini 5,5 - Ha una sola grande occasione nel primo tempo: su una palla-laser di Mkhitaryan si fa rimpallare al momento della conclusione prima dalla difesa rossonera e poi da Donnarumma. Un lampo balenante nel buio della sua serata, che è certamente dimenticabile.

Mkhitaryan 5,5 - Sebbene l'intensità imposta dal Milan del primo tempo tagli quasi ogni rifornimento all'attacco, è eccessivo l'anonimato cui si abbandona con arrendevolezza fino all'intervallo. Troverebbe il gol di testa, ma un fallo precedente di Mancini vanifica tutto. Cresce nella ripresa, ma non a sufficienza da scalfire il muro eretto da Donnarumma.

Borja Mayoral 5 - Annaspa un po' da terminale offensivo. Le sue giocate sono sovente corrette concettualmente, ma il duo difensivo rossonero ha spesso e volentieri vita facile contro di lui. (Dal 79' Pedro s.v.).

Paulo Fonseca 5,5 - La partita è combattuta fino all'ultimo, la sua Roma dà comunque l'impressione di essere dotata delle nozioni tattiche per affrontarla in buone condizioni. Tradito da qualche singolo e dai dettagli.

LE PAGELLE DEL MILAN (di Marco Conterio)

Donnarumma 7 Mkhitaryan prova a fargli un pallonetto e la palla fa la barba al palo. Neanche alza le braccia: la battezza al momento del tiro. Uomo volante, straordinariamente sicuro in ogni occasione.

Calabria 7 Seppur i paragoni con Alexander-Arnold sembrino improbi, la qualità di Calabria in entrambe le fasi è sorprendente. Decisivo, anche solo con un alluce, ovvero quello che prende il pestone di Fazio.

Kjaer 6 Senatore immarcescibile dell'undici di Pioli. E' un perno della formazione rossonera e annichilisce ogni tentativo di Mayoral. Che, più rapido, dovrebbe bruciarlo. Invece soffia sul fuocherello spagnolo e lo spegne sempre.

Tomori 7 Inglese moderno: ha il piglio degli antichi stopper, ha la qualità tattica di chi ha già rapidamente vestito l'abito italiano. Ha un diritto di riscatto fissato: sembra quasi un dovere.

Hernandez 6.5 Sembra viaggiare col vento in poppa mentre gli avversari paiono sempre subire le sue folate. Quando parte in campo aperto ricorda il miglior Christophe Lemaitre, il miglior velocista transalpino.

Tonali 6 Protagonista dei fiumi di parole di mercato agostani, sembra riuscire pian piano a inserirsi sempre più nelle idee rossonere. Stavolta non fa rimpiangere Bennacer in fase di costruzione, meno in quella d'interdizione. (dall'82' Meité sv)

Kessie 6.5 Va sul dischetto ed è freddo e glaciale. In mezzo al campo la solita partita di spessore, anche se in fase di contenimento talvolta fatica a tener strette le linee e dalle sue la Roma prova a inserirsi.

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Saelemaekers 6 Prova a pungere e spingere, da quella è una sfida di alti e bassi con Spinazzola. Dominano un po' per uno, e propiziano un gol ciascuno. Alla fine dei conti, pari e patta. (dall'82' Castillejo sv)

Calhanoglu 6 Ti lascerò. O forse no? Mentre le trattative per il rinnovo proseguono, il primo tempo del turco racconta di un perno fondamentale per Pioli. (dal 46' Brahim Diaz 5 Torna in campo dopo un mese, almeno così recita il tabellino. Mai al centro del gioco, mai servito e mai al servizio)

Rebic 7 Segna un gol straordinario per qualità fisiche, tecniche e per intelligenza. Contro movimento dentro-fuori, Mancini bruciato e diagonale al fulmicotone. Un gol da campione, esultanza polemica da campioncino viziato da evitare.

Ibrahimovic 5 Si può dare di più. Il tacco anziché servire Calhanoglu, la sensazione di non esser al meglio e di voler trascinare la banda ma da primissimo violino. Non soddisfa neanche la giuria di qualità (dal 56' Leao 5 Entra e lo fa male. Nei movimenti, nelle ripartenze. I cambi di Pioli non incidono, tutt'altro, la gara di Leao ne è la fotografia)

Stefano Pioli 6 Sceglie la formazione migliore e il coraggio di tener fuori Romagnoli per puntare su Tomori lo premia. I cambi, però, no: i suoi danno l'impressione di non entrare in gara nel modo giusto, da Diaz a Leao.

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