Roma-Wijnaldum, un amore durato poco. E l’olandese apre al PSG

Arrivato a Roma come ciliegina del mercato estivo passato, andato via tra i fischi di un Olimpico che, ancora oggi, non riesce a passare sopra alla prestazione di Wijnaldum negli ultimi minuti della finale di Budapest. I cori di Ciampino di agosto sembrano un lontano ricordo, ma che le cose non sarebbero andate come Mourinho e tutti speravano si era capito dopo poco, quando a mettersi di traverso è stata la fortuna con la frattura della tibia che ha messo fuorigioco l’olandese fino a marzo inoltrato. Poi il rientro in campo, i primi gol e la sensazione che Gini potesse essere l’uomo in più nel rush finale di stagione. Ma a poche giornate dalla fine, il nuovo infortunio, questo muscolare, e una condizione mai ripresa.
A far imbestialire i tifosi, però, è stato l’atteggiamento del calciatore in un paio di partite, tra cui la finale con il Siviglia, ritenuto non all’altezza vista la posta ancora in palio. Nel frattempo a Trigoria maturava l’idea di non riscattare il calciatore se non a fronte di un maxi risparmio rispetto agli 8 milioni inizialmente pattuiti con il Psg. Il contratto di prestito scadrà naturalmente il 30 giugno, ma le parole di Wijnaldum a L’Equipe non lasciano dubbi sulla fine della sua avventura nella Capitale. Ne parla al passato e apre nuovamente al club parigino. “Se mi chiedesse restare, accetterei”. Le parole dell’olandese che la Roma dovrà rimpiazzare dopo aver già preso Aouar a zero. Un amore, quello con Gini, durato poco. Un’infatuazione estiva, svanita velocemente.
