Romelu e Antonio lo hanno rifatto: Lukaku+Conte vuol dire scudetto, Napoli dopo l’Inter

Date Romelu Lukaku ad Antonio Conte e vi vincerà lo scudetto. La cavalcata del Napoli ha confermato che il binomio funziona: secondo titolo nazionale vinto, sulle tre stagioni insieme. Del resto, Big Rom è stato uno di quei giocatori che, anche prima dello sfogo seguito al ko con il Verona, l’allenatore salentino ha sin dall’inizio considerato uno tra gli indispensabili per provare a centrare l’impresa.
“Ci miglioriamo a vicenda”. A poche giornate dal traguardo, Lukaku ha descritto così il suo rapporto con Conte. L’allenatore che, per quanto il belga fosse già un centravanti apprezzato a livello internazionale, lo ha reso un campione: prima di incrociarlo all’Inter, i trofei vinti da Romelu si limitavano a comparsate secondarie con il Chelsea (FA Cup e Coppa del Mondo per club), oltre al campionato belga vinto con l’Anderlecht in giovane età. A certificarlo, anche il rendimento successivo tra il 2021 e il 2023, gli anni in cui non hanno lavorato insieme: 8 gol al Chelsea, 10 all’Inter. Solo a Roma, il belga ha trovato in Mourinho un allenatore con caratteristiche simili a quelle di Antonio, pur senza tornare devastante come ai tempi della LuLa. Non lo è stato neanche in questo campionato, a dirla tutta, ma ha offerto al suo tecnico preferito le sue qualità anche lontano dalla zona gol.
Il dato incredibile. C’è un elemento numerico, a supporto della tesi. Solo con Koeman (26 gol in 39 gare nella Premier 2016/2017 con l’Everton), Lukaku ha avuto in carriera un rendimento migliore rispetto a quello mantenuto con Conte. Il che non è per nulla scontato, se si considera il numero molto diverso di partite in esame: 133 gare, 78 reti. Una media di 0,59 a partita, non banale se si considera che Conte è, appunto, l’allenatore che più lo ha impiegato. Romelu, viceversa, è a oggi “solo” il terzo giocatore più schierato da Antonio in carriera: per superare Vidal e Bonucci (entrambi distanti una manciata di presenze) ci sarà da lavorare insieme anche l’anno prossimo. Chissà dove.
