Stop al Viola Park? Polemica a Firenze per un ricorso che potrebbe fermare i lavori

Interessante lavoro di 'Firenzeviola.it' dopo che oggi il Sindaco di Bagno a Ripoli, comune dove sorgerà il nuovo centro sportivo della Fiorentina già ribattezzato 'Viola Park' ha annunciato un ricorso presentato direttamente al Presidente della Repubblica da parte delll'associazione di tutela paesaggistica Italia Nostra.
A Firenze è subito scoppiata la polemica per un ricorso che potrebbe rallentare o addirittura bloccare i lavori e per questo motivo 'Firenzeviola.it' ha intervistato Leonardo Rombai, presidente regionale dell'associazione, per farsi spiegare i motivi di questo ricorso.
Perché avete presentato questo ricorso?
"C'è un contrasto con la legge urbanistica regionale, sono tre atti di cui l'ultimo quello del 26 ottobre per l'approvazione. Siamo di fronte a una lottizzazione e speculazione privata, visto che riguarda 22-23 ettari di terreno agricolo fuori dal centro abitato, e che si prevede una cementificazione per oltre 2 ettari, oltre alla costruzione di campi da calcio con relative tribune e strade asfaltate, oltre che parcheggi. Non si persegue alcune motivazione di interesse pubblico, e già con altri enti, tra cui Legambiente, avevamo posto nel tempo delle osservazioni".
A chi dice del precedente stato d'abbandono, che dice?
"Lo sanno anche i bambini dell'asilo che per una bella speculazione l'abbandono è la via migliore. Perché Casini non trova la forza di espropriare quei terreni e riassegnarli, ad un agricoltore? Noi vogliamo questo come utilizzo dell'area, un uso agricolo visto che c'è anche un'abitazione storica. Servirebbe a migliorare l'offerta agro-turistica, e lo dico da tifoso viola".
Ma non era un progetto green il Viola Park?
"Sono anni che denunciamo la graduale espropriazione e il decentramento di diritti e doveri. La Soprintendenza si è trovata schiacciata, la nostra però è un'associazione volontaria e laica, apartitica, e segue un ideale fin dal 1955. L'articolo 9 della Costituzione è fondamentale, e vogliamo ribadire che paesaggio, ambiente e patrimonio sono beni primari, anche rispetto all'economia. Mi sono sempre sentito un francescano in questo senso. Siamo per una visione dinamica e progressiva, ma da parte delle istituzioni c'è chiusura verso cittadini ed associazionismo. Non ci hanno mai sentiti per il Viola Park, se non a giochi fatti per informarci di quanto bello fosse quel progetto".
Dall'altro lato, però, il Comune di Bagno a Ripoli s'è subito schierato con la Fiorentina. E anche il presidente di Regione Eugenio Giani a 'Firenzeviola.it' ha fatto sapere che darà massimo sostegno alla Fiorentina per portare avanti il progetto: “Ho sempre ritenuto apprezzabile l’intervento che la Fiorentina, animata dal suo presidente Commisso, ha voluto portare avanti in questi anni per la realizzazione del nuovo training center. In quell’area, tra le più belle di tutta la città metropolitana, si parla della realizzazione di un centro sportivo fin dai tempi della famiglia Cecchi Gori, visto che tutti nel corso degli anni hanno sottolineato la particolarità degli elementi del contesto paesaggistico”.
Dunque la Regione continua a dare suo pieno sostegno ai propositi viola.
“Quello della Fiorentina è un progetto che non è certo volto a realizzare case o edilizia pesante; si tratta di un centro sportivo, una costruzione del tutto diversa e non invasiva. Se in questo Paese, con un iter rispettato in tutti gli aspetti grazie al lavoro coordinato di Comune e Regione che hanno sempre dato il loro avallo, ci si mette a porre ostacoli anche a lavori di questo tipo non so davvero cosa si voglia fare per il futuro dell’Italia”.
Quali, dunque, le prossime mosse?
“Ritengo che sia assolutamente sbagliato ostacolare il progetto della Fiorentina: adesso approfondirò tutti gli atti per capire le motivazioni che hanno portato a questo ricorso che, al momento, mi pare davvero inconcepibile. Ma il nostro sostegno alla Fiorentina non mancherà".
