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TMW - I verdetti della stampa. Inter: Lukaku e Barella al top, ma la vera stella è Conte

TMW - I verdetti della stampa. Inter: Lukaku e Barella al top, ma la vera stella è ConteTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 24 maggio 2021, 21:38Serie A
di Alessandro Rimi

Tempo di verdetti. Di bilanci. È finito il campionato di Serie A 2020-2021: Inter campione, poi Milan, Atalanta e Juventus in Champions League. Giù Benevento, Parma e Crotone. Cristiano Ronaldo capocannoniere, per la prima volta da quando è in Italia. Ma non è tutto qui: TuttoMercatoWeb ha deciso di interpellare tre firme per ogni piazza di Serie A per i giudizi sulla stagione appena conclusa. Chi è stato il migliore? Chi il peggiore? Quale voto alla squadra? E quale all’allenatore?

IL MIGLIORE

Franco Vanni, Repubblica: "Nicolò Barella, già capitano del Cagliari a 21 anni, ha confermato all’Inter la propria incredibile maturità. Cresciuto anche dal punto di vista tattico, è oggi uno dei centrocampisti più completi e determinanti d’Europa. Segno della sua maturazione è anche il fatto che abbia dimezzato il numero dei cartellini gialli rispetto alla scorsa stagione. Voto: 9"

Alfio Musmarra, TeleLombardia: "Dovrei dire Lukaku per i gol, per l’incidenza per come si è inserito nel gruppo, per quello che ha saputo dare in termini di essenzialità, per l’umiltà e il sacrificio. Ma non vorrei dimenticare Lautaro Martinez, 22 anni di talento straordinario, un giocatore pazzesco. Hakimi, anche lui 22enne, dopo una prima fase di apprendimento è stato letteralmente devastante, un vero spacca-partite. Si può omettere Barella? Direi proprio di no: insostituibile, meraviglioso. Quando Lukaku dice: ‘Io ho bisogno di Barella’, fa capire quanto Nicolò sia indispensabile per questa squadra. Non vorrei poi fare un torto agli altri, penso anche a Bastoni, anche lui 22 anni, mostruoso per come sta in campo così giovane, gioca con un’autorevolezza da veterano. E una menzione la merita anche Skriniar, uno che saluta il proprio procuratore perché vuole restare all’Inter e rifiuta giochetti, uno che viene sempre messo sul mercato, ma che alla fine ha sempre detto di voler restare ed è rimasto, uno che aveva perso il posto faticando con la difesa a tre e in silenzio è tornato a mangiarsi gli avversari. Come si fa a non citarlo? Come si fa a non volergli bene?"

Guido De Carolis, Corriere della Sera: "Scelgo Lukaku perché la squadra è sempre girata attorno a lui, anche quest'anno ha fatto 24 gol in Serie A, migliorando il rendimento della passata stagione in campionato. Per il suo modo di giocare, senza di lui non esisterebbe questa Inter: ha trascinato il gruppo alla vittoria del titolo"

IL PEGGIORE

Franco Vanni, Repubblica: "Da Arturo Vidal, Antonio Conte si aspettava molto. Lo ha fortemente voluto e il club gli ha riconosciuto uno stipendio da top player, secondo i parametri della Serie A. All’atto pratico, complici gli infortuni, non ha reso quanto ci si aspettava. Ha inoltre responsabilità dirette nell’eliminazione dell’Inter ai gironi Champions. Voto: 5"

Alfio Musmarra, TeleLombardia: "A conti fatti è stato Kolarov. In rapporto alle prestazioni ed al suo impiego, purtroppo, non è riuscito ad adattarsi come terzo di difesa e, le volte in cui ha giocato, ha fatto dei danni non da uno con la sua esperienza. Un peccato"

Guido De Carolis, Corriere della Sera: "Su Vidal c'erano tante aspettative e invece, a parte il gol pur fondamentale alla Juventus, non è mai risultato davvero protagonista, anzi spesso lo è stato in negativo come accaduto in Champions. Detto questo, credo possa essere comunque una buona ripartenza per l'anno prossimo, considerato che veniva da un Barca dove gli allenamenti sono diversi rispetto a quelli di Conte, e questo il cileno lo ha pagato, così come ha pagato gli infortuni. Penso però possa ancora fare la differenza"

VOTO ALLA SQUADRA

Franco Vanni, Repubblica: "Guardando al solo campionato, 9. Tenendo conto del percorso in Europa, ridimensiono a 7,5. A fronte di una corsa Scudetto esaltante, l’Inter in Champions ha fatto la peggiore performance della sua storia, finendo per la prima volta ultima in un girone europeo"

Alfio Musmarra, TeleLombardia: "Questa squadra ha macinato record su record in campionato: miglior difesa, secondo miglior attacco, record di vittorie consecutive in casa. Peccato per come si è usciti in Champions, ma direi che si è stati ben ripagati. Voto: 8"

Guido De Carolis, Corriere della Sera: "È cresciuta nel tempo e si è anche riadattata. Non dico 10 perché poteva e doveva far meglio in Champions. In effetti quel girone si poteva passare, di sicuro l'Inter della seconda parte di stagione lo avrebbe superato, in ogni caso è stata bravissima a reagire e ad arrivare fino in fondo. Il girone di ritorno è stato stradominato, vincendo tutte le partite e staccando la concorrenza con una voglia che non si vedeva da tempo. Voto: 9"

VOTO ALL'ALLENATORE

Franco Vanni, Repubblica: "A Conte darei 8. Anche qui: basandosi sul solo campionato sarebbe un 9 ampio, vista anche l’abilità nell’isolare e rafforzare il gruppo nonostante le difficoltà societarie. Se valuto l’intera stagione, abbasso di un punto per via degli inciampi in coppa"

Alfio Musmarra, TeleLombardia: "Ha vinto senza un’adeguata preparazione atletica, visto i tempi ristretti tra finale di Europa League e nazionali, con due attaccanti e mezzo, il Covid, niente mercato (a parte Hakimi preso prima della pandemia), una proprietà che sparisce per sette mesi, gli stipendi che non vengono pagati. Insomma, non era per nulla semplice. Per fortuna che era venuto per distruggere l’Inter, come sosteneva qualche buontempone. Certo, la macchia per l’eliminazione in Champions resta, paradossalmente se si fosse giocata qualche mese dopo, con una squadra messa meglio fisicamente, le cose sarebbero andate molto diversamente. Il lavoro di Conte, del suo staff e di Oriali, è stato evidente, enorme. La squadra è cresciuta in maniera esponenziale: c’è un gruppo solido, coeso, che sta bene insieme e lo vedi sia in campo che fuori. Sarebbe autolesionistico rompere il giocattolo. Voto: se si potesse, darei 11. Sembrerà un’esagerazione, ma evidentemente non lo è"

Guido De Carolis, Corriere della Sera: "Valutazione massima, per tutta la stagione. Vero che è uscito dai gironi di Champions, ma è anche vero che è stato determinante in tutto. Nella vittoria finale, nel tenere insieme la squadra nonostante le varie difficoltà societarie, gli stipendi non pagati. Ha sopperito anche alla figura del presidente, creando un gruppo vincente e valorizzando tanti calciatori come Lautaro Martinez, Barella, Bastoni e Hakimi. Lukaku, in questo senso, è stato il suo capolavoro. Conte ha generato un patrimonio veramente grande, dimostrando di essere un top coach che vale l'ingaggio da 12 milioni netti, facendo crescere tutto il club con un lavoro che nessun altro allenatore italiano avrebbe potuto realizzare. Voto: 10"

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