Totti sul Mondiale 2006: "Si respirava un'unione forte. Con l'Australia il portiere era enorme"

"Ci siamo uniti giorno dopo giorno, sapevamo di essere una squadra forte". Francesco Totti ha parlato ai microfoni di Sky, nell'intervista di oggi al fianco di Alessandro Del Piero, ricordando il Mondiale del 2006 vinto con la maglia azzurra: "È stato un mese di rispetto, di calore, un'unione forte che si respirava proprio. È stato bravo Lippi a mettere insieme un gruppo con così tanti campioni. Non pensavo di poter partecipare alla spedizione a causa del grave infortunio, però Lippi mi ha detto che mi avrebbe aspettato fino alla fine. Da lì mi è scattata una molla interna per recuperare e per giocare il Mondiale".
Quando avete capito di essere invincibili con quella Nazionale?
"Dopo la finale (ride, ndr). Penso partita dopo partita, i risultati arrivavano e aumentava la consapevolezza".
Il rigore con l’Australia?
“Per me sarebbe stato il mio primo gol dopo l’infortunio, ho fatto quel tragitto di 60 metri e pensavo a come poterlo tirare, se fare lo scavino, il cucchiaio, il portiere era enorme. Avevo un po’ di tensione, però ero sicuro di poter segnare perché se avessi sbagliato mi avrebbe ucciso (ride, ndr)”.
