Tudor almeno fino al Mondiale, poi la suggestione in casa Juve è il gran ritorno

Prima lo sfogo a caldo, poi il passo indietro a mente fredda. La separazione fra Igor Tudor e la Juventus sembrava già nell’aria, un secondo dopo che era scattato il rinnovo automatico del tecnico croato. Era stato il diretto interessato, del resto, a chiamare la dirigenza a una scelta già prima del prossimo Mondiale per club. Poi, appunto, la notte porta consiglio: negli Stati Uniti, Tudor e la Vecchia Signora ci vanno insieme. E poi si vedrà, nonostante contratti e dichiarazioni.

Conquistata la qualificazione alla Champions League, Tudor è infatti legato ai bianconeri da un accordo fino al 30 giugno 2026. La Juventus ha la possibilità di sciogliere il contratto prima di questa data, ma al momento Cristiano Giuntoli ha ribadito la linea: l’ex difensore è arrivato per rimanere almeno fino alla nuova competizione voluta dalla FIFA, e non è da escludere che possa rimanere anche dopo. 

La sensazione, però, è che le grandi manovre per il futuro siano già in atto: Tudor, del resto, è arrivato con il ruolo di traghettatore in una stagione delicata, e qualche speranza - ma non troppe - di vedersi confermata la panchina. La suggestione porta al ritorno di Antonio Conte: il tecnico salentino ha conquistato lo scudetto, ma i dubbi sulla permanenza a Napoli non sono ancora sciolti. Dopo l’incontro con De Laurentiis di oggi, le parti sono rimaste in standby: l’impressione è che debbano solo dirsi addio. E che poi, con i tempi più consoni a tutti - per la Juve non sarebbe comunque il massimo affrontare il Mondiale con un allenatore già certo di essere rimpiazzato al rientro in Italia - si possa passare a qualcosa di più concreto che una semplice suggestione.

Percentuale di permanenza alla Juventus: 30%