Udinese, Nani ironico: "Marcenaro veramente bravo. Non è facile determinare in epoca VAR"

Gianluca Nani, Group Technical Director dell'Udinese, è intervenuto ai microfoni di DAZN, polemizzando dopo la sconfitta per 3-2 contro la Fiorentina: "Mi dispiace, se io fossi un tifoso della Lazio sarei arrabbiato, anche per la regolarità del campionato. Faccio i complimenti all'arbitro, è stato veramente bravo perché non è facile in epoca VAR, con uno strumento che determina i calci di rigore, i fuorigioco millimetrici, i falli da rosso diretto, l'unica cosa in cui poteva determinare era la doppia ammonizione. E l'ha pizzicata, in un caso contro di noi, quando ha fischiato un fallo che non c'era, e lo abbiamo visto da 100 metri, e poi con Beltran, che ha fatto un fallo da secondo giallo sotto i suoi occhi e non l'ha ammonito. Mi domando perché? Ha rovinato una partita bella, era una festa. Non ci giocavamo niente, ma volevamo fare un regalo al nostro presidente e salutare i tifosi in una maniera degna, tant'è vero che abbiamo fatto una buona prestazione. Dispiace che abbia fischiato quel fallo che da 100 metri abbiamo visto che non c'era... Il VAR non può intervenire, ma il guardalinee che sta lì a 3 metri? Il quarto uomo? Io non capisco, ma è stato bravo, ha pizzicato una cosa che non è da tutti, non so in quanti sarebbero riusciti a fare una cosa del genere. Complimenti ai ragazzi, un saluto e un ringraziamento ai tifosi, la stagione resta positiva, ma mi dispiace che siamo ancora qua a parlare delle stesse cose. Non abbiamo una cassa di risonanza importante, non siamo Milan, Inter, Juve, però, quando ci toccano un capello, veniamo qua e lo facciamo presente. Almeno questa soddisfazione ce la vogliamo togliere. Dispiace chiudere quasi come abbiamo iniziato".

Il bilancio della stagione resta positivo?
"Siamo senz'altro soddisfatti. Abbiamo fatto un calcio propositivo, giocando a volte con personalità anche in casa delle grandi, dettando legge e giocando un calcio offensivo. Abbiamo valorizzato diversi giocatori come Lucca e Atta, Iker Bravo... Ci siamo salvati con 12 giornate di anticipo e raggiunto i nostri obiettivi, mi dispiace, non vorrei venire qui e parlare sempre delle stesse cose, però mi sembra una forma di rispetto verso il popolo friulano, verso chi tifa Udinese e verso chi ama la regolarità del campionato. Non ci giocavamo niente, ma ci dispiace sia stata fatta una scelta così insensata davanti agli occhi di tutti. Ora giriamo pagina e lavoriamo dall'anno prossimo".

Da cosa ripartirete?
"Da tutto quello di positivo che c'è stato. Ora c'è il mercato, abbiamo richieste... Noi vogliamo costruire una squadra se possibile sempre più competitiva con quelli che sono i nostri mezzi, ovvero lo scouting e la valorizzazione dei giocatori, cercando di darci un'identità sempre più marcata di gioco. Ripartiamo evidentemente da Runjaic e da tutto quello che di buono c'è stato".

Si parla anche di cessione del club.
"Sono qua perché sono arrabbiato per l'ennesimo torto arbitrale. L'Udinese non avrà una cassa di risonanza importante, ma i nostri tifosi e la regolarità del campionato vale, anzi mi piace dire che valgono ancora di più (ride, ndr). Per il resto, è da tanto che sento parlare di Udinese e Watford, ma se ci dovesse essere qualcosa verrà annunciato, ma non è questo il caso e non è questo il momento. Come ci cercano i giocatori, se ci cercano la società, significa che abbiamo fatto un ottimo lavoro".