Zero sconfitte in due mesi, due in tre giorni: Fiorentina costretta a tornare a vincere giovedì

All'Olimpico finiscono i sogni di Champions League della Fiorentina. Già aggrappati agli errori altrui, il cammino che sulla carta avrebbe dovuto essere perfetto si schianta sui 5-6 secondi extra del recupero nel primo tempo che hanno deciso la partita sul campo della Roma e al cospetto della zuccata di Dovbyk, pescato tutto solo e indisturbato dalla sponda di Shomurodov. L'immagine di Palladino furibondo con il quarto uomo, cronometro in mano, è già meme da social ma allo stesso tempo spiega anche bene la frustrazione di un gruppo che poteva fare di più ma non c'è riuscito. E forse non solo all'Olimpico.

C'è però pur sempre la Conference League, che vede la Fiorentina chiamata a ribaltare la sconfitta nella semifinale d'andata contro il Betis. Mai battuta nei due mesi precedenti, la squadra di Palladino si è ritrovata improvvisamente sconfitta due volte in tre giorni. Entrambe le volte di fronte a palcoscenici particolari, a stadi gremiti e caldissimi, in tutte e due le circostanze piegata di misura e con la possibilità di recriminare nei confronti degli episodi. Questo però non può essere considerato come un alibi per la Fiorentina, chiamata anzi a tornare a vincere giovedì prossimo per non disperdere in una settimana il buono fatto.

Nel post-partita dell'Olimpico, in conferenza stampa, Palladino ha parlato così: "La partita è stata preparata molto bene e ci sono state tante occasioni. Abbiamo affrontato un portiere strepitoso. Se è stato MVP un motivo c'è. Noi dobbiamo essere orgogliosi e non dobbiamo buttarci giù. È aperta la porta all'Europa e noi dobbiamo pensare subito a giovedì: è una finale. Oggi è stata fatta una grande prestazione ma dobbiamo pensare a giovedì".