Giorni decisivi per il Brescia: fra tribunali e passaggio di proprietà. Tutti sperano di salvare la B

Giorni di riflessione in casa Brescia prima di una settimana decisiva che vedrà nella giornata di domani il Consiglio Federale affrontare la questione della penalizzazione in arrivo per i lombardi (per i mancati versamenti Irpef e Inps in scadenza a febbraio pagati con crediti d’imposta poi risultati inesistenti) che cambierebbe il volto della classifica e dei play out, che sono stati per questo rinviati a data da destinarsi.
Giovedì invece sarà il turno del Tribunale Federale Nazionale che deciderà sulla penalizzazione delle Rondinelle un un -4 molto probabile che vorrebbe dire Serie C per il club di Massimo Cellino che si era salvato sul campo all’ultima giornata.
Il numero uno biancoazzurro ritiene di aver pagato i contributi con crediti d’imposta acquistati regolarmente e dicendosi vittima di una truffa ai suoi danni – con possibili implicazioni più ampie – e per questo cercherà di difendersi in ogni sede sportiva e non. Gli investitori pronti a subentrare sono pronti a farlo anche in Serie C, ma sono convinti – e sperano – che si possa mantenere la categoria pagando una maximulta e partendo con una penalizzazione nel prossimo campionato.
Nel frattempo, come sottolinea Bresciaoggi, ci sono le scadenze da rispettare per non incorrere in altri guai: entro il quattro giugno vanno saldati gli stipendi e i contributi ai tesserati, mentre due giorni dopo scadrebbe il tempo per l’iscrizione in campionato (che però potrebbe essere posticipata visti gli eventi in corso) e servono 6-7 milioni di euro. Cifra che i subentranti potrebbero mettere per sistemare la situazione in vista del prossimo anno e affrontare lo scoglio di un monte debiti da circa 8 milioni. La nuova cordata, con regista l’ex dg del Brescia Francesco Marroccu, non appare scoraggiata dalla sfida con la speranza di dover costruire una squadra per la Serie B e non programmare la risalita dalla Serie C.
