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La Salernitana crolla e retrocede in Serie C. Ma il progetto tecnico, quale era?

La Salernitana crolla e retrocede in Serie C. Ma il progetto tecnico, quale era?TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Esposito
ieri alle 23:04Serie B
di Claudia Marrone

Il triste epilogo è arrivato: la Salernitana, dopo la retrocessione dello scorso anno, inanella un altro capitombolo e si trova in Serie C. Sì, due retrocessioni in due anni, arrivate a margine di due scellerati campionati che hanno fatto venire non pochi dubbi sul progetto tecnico del club, che appare oggi abbastanza incomprensibile; al netto di quello che è stato l'anno scorso, anche in questa stagione cadetta è apparso tutto molto confusionario.

A cominciare dalla gestione dell'area tecnica, dove si sono succeduti quattro allenatori, ultimo dei quali Pasquale Marino, che non ha evitato la débâcle (crollo che non deve ricercare nello slittamento del playout un alibi possibile). La stagione è però iniziata con Giovanni Martusciello, saltato l'11 novembre dello scorso anno: dopo tredici gare, e con la squadra al quartultimo posto della classifica, ecco l'esonero, con mister Stefano Colantuono chiamato a cantare e portare la croce. La sua terza avventura con i campani non si rivela però ottimale, cinque punti in sette gare, e quella persa contro il Catanzaro, che segue al ko nello scontro diretto con il Frosinone, è la goccia che fa traboccare il vaso: Colantuono rassegna le dimissioni rescindendo anche il contratto da responsabile del settore giovanile. Tocca quindi a mister Roberto Breda, che torna ad allenare a Salerno dopo 14 anni, ma anche la sua avventura è infausta: la squadra pare risollevata, ma arrivano poi il ko nello scontro diretto con la Carrarese, il pareggio con il Frosinone e la sconfitta con il Cesena, che fa precipitare la squadra al penultimo posto della graduatoria. Le tante accuse mosse al mister, gioco remissivo e continui cambi alla formazione con calciatori messi fuori ruolo, portano all'esonero, lo scorso 7 aprile, il resto è storia nota.

Sotto accusa, anche i due Direttori Sportivi della stagione, Gianluca Petrachi e l'attuale Marco Valentini, arrivato il 3 gennaio insieme a mister Breda, dopo che il 2024 era stato chiuso con 4 vittorie, 11 pareggi e 25 sconfitte; a poco è servita la rivoluzione del mercato di gennaio, con il quadro delle operazioni che di seguito riportiamo:

Acquisti: Alberto Cerri (Como), Antonio Pio Iervolino (Taranto), Antonio Raimondo (Bologna), Tommaso Corazza (Bologna), Luka Lochoshvili (Cremonese), Stefano Girelli (Sampdoria), Juan Cruz Guasone (Estudiantes), Fabrizio Caligara (Sassuolo), Oliver Christensen (Fiorentina), Federico Zuccon (Atalanta)
Cessioni: Andres Sfait (Cluj), Tijs Velthuis (Sparta Rotterdam), Nicola Dalmonte (Catania), Vincenzo Fiorillo (Carrarese), Antonio Pio Iervolino (Zabbar St. Patrick), Diego Valencia (risoluzione), Giulio Maggiore (Bari), Ernesto Torregrossa (Carrarese), Yayah Kallon (Casertana)

Ma siamo sicuri che sia stato davvero solo questo a portare al crac? Un continuo fluttuare che ha fatto capire che, in testa al club, c'era forse davvero molta, troppa confusione. E pensare che la retrocessione dalla A gridava vendetta…

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