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Reggiana, il nuovo dt Scognamiglio si presenta: "Qui c’è tutto per fare bene"

Reggiana, il nuovo dt Scognamiglio si presenta: "Qui c’è tutto per fare bene"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
ieri alle 19:19Serie B
di Daniel Uccellieri

Gennaro Scognamiglio è il nuovo direttore tecnico della Reggiana. L’ex difensore, che ha chiuso la carriera da calciatore solo da pochi anni, è stato presentato ufficialmente in conferenza stampa: "Ringrazio tutta la società per questa opportunità, e in particolare il direttore Fracchiolla. Ci conosciamo da due anni, abbiamo cominciato insieme a Giugliano e se oggi sono qui lo devo alla sua fiducia", ha esordito. "Con lui c’è un confronto continuo: lavoreremo a stretto contatto, ci capita anche di discutere, ma fa parte del nostro rapporto, schietto e sincero".

Il salto dal campo alla scrivania, per Scognamiglio, è stato naturale. "Devo molto anche al Giugliano, che mi ha permesso di iniziare questo percorso dirigenziale dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. È stato il primo passo per arrivare fin qui".

Alla domanda su quale sia l’aspetto più complesso del nuovo incarico, Scognamiglio risponde con lucidità: "La parte più bella è anche la più impegnativa: essere sempre presente al centro sportivo. Quando c’è un problema, ci sono, posso intervenire subito. Oggi il calcio è fatto di giovani, molti hanno bisogno di essere guidati. Io ci sono passato da calciatore: serve qualcuno che li accompagni e li sostenga. E a Reggio ci sono figure fondamentali, come Paolo Rozzio, che conosco bene e che rappresenta un punto di riferimento importante".

Il nuovo dt granata sottolinea il proprio approccio totale al lavoro: "Non ho una specializzazione precisa: mi occupo di tutto, a 360 gradi. Con il direttore Fracchiolla ci confrontiamo su ogni aspetto, anche animatamente. Ma è proprio questo che aiuta a crescere. Dire sempre di sì non porta da nessuna parte".

Impossibile non ricordare un momento iconico del passato: il gol segnato alla Reggiana con la maglia del Pescara. "Sì, lo ricordo bene… anche perché quel giorno presi quattro o cinque punti sul sopracciglio!", scherza. "Ma fu una bella rete. Appena sono arrivato qui ho ripensato proprio a quella partita, come anche al gol in Italia-Moldavia segnato su questo stesso campo. Giocare in questo stadio è sempre stato speciale. Tornarci ora, da dirigente, è una grande emozione: quasi mi viene voglia di rientrare in campo".

"La cosa che colpisce di più della Reggiana? La completezza", spiega. "È una società solida, strutturata, in una posizione geografica strategica. Quando un calciatore sente parlare di Reggiana, ci pensa. Abbiamo un centro sportivo all’avanguardia, che il direttore sta migliorando ancora. Secondo me tra poco si porterà anche un letto per restarci a dormire! (ride, ndr)".

Ma al di là della struttura, è il gruppo che fa la differenza:"Nei momenti difficili viene fuori chi sei davvero. Ogni allenamento deve lasciare qualcosa. Penso all’esempio della Juve Stabia, che conosco bene: ragazzi giovani, con fame, con voglia. È così che si costruiscono le grandi stagioni. E Reggio, sotto questo aspetto, ha tutto per far bene", le sue parole riportate da TuttoReggiana.

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