Cerignola, Raffaele: "Per 65 minuti noi meglio del Pescara, loro poi bravi a punirci"

Poteva essere un sogno e invece l'andata della semifinale playoff per il Cerignola diventa un incubo. Il 4 a 1 con cui il Pescara vince l'andata e si garantisce con grandissima probabilità la finale con un turno d'anticipo è una zavorra ma soprattutto un risultato tremendamente complicato da ribaltare. Tuttavia per il tipo di partita fatta non è totalmente veritiero. Nel primo tempo infatti sono state parecchie le occasioni create e puntualmente sprecate, così come nel secondo quando Sainz-Maza sullo 0-0 si fa ribattere il calcio di rigore da Plizzari. Un punto di svolta del match, fino a quel momento giocato molto meglio rispetto al Pescara. La doppietta di Meazzi prima e la terza rete di Tonin affossano il Cerignola che si toglie lo sfizio di segnare con Cuppone, ex di turno, per poi subire il quarto gol sempre con Tonin. E per chiudere una partita tremenda ci si mette anche l'espulsione di Capomaggio. Calcisticamente un disastro, o comunque qualcosa che ci somiglia parecchio.
Il post gara di Raffaele "Il risultato finale è quello che conta. Chi ha visto la partita però si è reso conto che per 65 minuti il pareggio era bugiardo per tutto quello che il Cerignola è stato capace di creare. Dopo il rigore sbagliato ci sono stati degli errori da parte nostra e la gara è cambiata. L'espulsione di Capomaggio sul 2 a 0 per il Pescara e con la squadra sbilanciato ha preso una certa piega. In più eravamo stanchi, loro con la velocità che hanno sono riusciti a crearci ulteriori difficoltà. - ha sottolineato Raffaele nel post gara - "Il Cerignola per un'ora ha creato tantissimo, adesso per la gara di ritorno serve capire tante cose. Anzitutto la condizione dei miei calciatori, alcuni hanno finito con i crampi. Ci metteremo il massimo sperando di essere più concreti. Poi sappiamo che ci vuole un'impresa ma a questo punto non abbiamo nulla da perdere".
