AlbinoLeffe, Manconi per il 3° anno di fila in doppia cifra: "Non voglio fermarmi"

Ancora lui, ancora una volta lui. E non può essere un caso. Con il gol di ieri al Novara, l'attaccante dell'AlbinoLeffe Jacopo Manconi ha toccato quota 10 reti in classifica, sfondando il muro della doppia cifra per il terzo anno consecutivo.
Trascinatore della formazione seriana, il classe '94 ha parlato in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com.

Campionato in ripresa, ma inizialmente avete attraversato qualche difficoltà. Come ti spieghi questo campionato altalenante?
"Sicuramente quella attuale è una stagione particolare, ma non credo che il discorso sia relativo a noi nello specifico, quanto semmai a una classifica molto particolare che è lo specchio di un girone ben livellato dove vige l'equilibrio: in pochi punti ci sono tante squadre, e questo impone chiaramente più obblighi, perché ogni minimo errore è punito. Serve solo vincere, nella sostanza. Alle volte a noi è mancato un pizzico di concentrazione, ma non vedo drammi, perché quando abbiamo giocato come sappiamo, concentrati sull'obiettivo, i risultati sono sempre venuti".

Assist perfetto. Di quale obiettivo parli?
"L'obiettivo di squadra e quello di essere uniti, di creare ancora più gruppo di quello che già abbiamo creato e ottenere la salvezza. Questo come prima cosa. Mancano ancora poi parecchie partite, vedremo come si evolveranno".

A livello personale, invece, un primo step è già stato raggiunto: per il terzo anno consecutivo hai raggiunto la doppia cifra.
"Sono molto contento di questo primo traguardo, per un attaccante è sempre una sensazione positiva e bellissima. Ho lavorato tanto negli anni, e ora sto iniziando a raccogliere davvero i frutti di quanto fatto, non solo sul campo, ma anche come uomo: quello che mi interessa, infatti, non è solo segnare, ma anche essere di aiuto e di esempio per i più giovani. Per arrivare serve fare sacrifici, senza mai perdere di vista chi si è sempre stati".

Un percorso, il tuo, che parte per altro da lontano...
"Sono partito dall’Eccellenza, arrivando poi alla Primavera del Novara, con anche chiamate dalla Nazionale Under 19 e Under 20: da li c'è stata una buona scalata, che mi ha portato anche a toccare la Serie B, anche se poi mi sono visto catapultato di nuovo in C: però mi è servito, la Giana Erminio è stata un trampolino di lancio soprattutto mentale, stare li mi ha fatto benissimo, e sono davvero molto grato al club lombardo perché mi ha risollevato in un momento buio. All'AlbinoLeffe, poi, è arrivata una sorta di consacrazione, ma non voglio fermarmi".

Anche perché da ormai tre anni si parla del tuo ritorno in B: cosa non sta andando?
"Niente di particolare, probabilmente non si era ancora creato il giusto binomio tra opportunità e volontà altrui, ma ora non ci penso. Sono concentrato solo sulla stagione in corso, fiducioso che se qualcosa deve accadere, accadrà".