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Pro Sesto, Gattoni: "Vincere a Lucca una liberazione. Ora ipotechiamo la salvezza"

ESCLUSIVA TMW - Pro Sesto, Gattoni: "Vincere a Lucca una liberazione. Ora ipotechiamo la salvezza"
lunedì 15 marzo 2021, 13:34Serie C
di Claudia Marrone

"La vittoria di ieri è stata una liberazione, la cercavamo da un po', soprattutto perché venivamo da un momento duro tra il Covid-19 e i risultati che non ci soddisfacevano a pieno: gioca a Lucca non è mai facile, non saremo stati belli ma contavano solo i tre punti, che abbiamo portato a casa": così, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, il centrocampista della Pro Sesto Tommaso Gattoni. I lombardi sono tornati alla vittoria dopo sette gare di digiuno, per altro con una diretta concorrente per la zona salvezza: "E' vero, ora dobbiamo anche guardarci dalle squadre dietro, ma siamo consapevoli di noi e dei nostri mezzi: non eravamo fenomeni prima non siamo scarsi adesso. Il gruppo è unito, ero certo ne saremmo venuti fuori. La salvezza si avvicina e quello è il nostro primo obiettivo".

L'ansia di dover tornare a vincere non stava forse pesando un po' troppo, anche magari inconsciamente?
"Probabilmente si. Quando non fai punti gira tutto male, e in più noi giocavamo praticamente ogni tre giorni, quindi non avevamo mai il tempo di preparare con una settimana standard le partite, né quello di staccare un attimo per ricaricarci mentalmente: il giocare subito è sempre un'arma a doppio taglio. Però credo che il lavoro, se fatto bene, alla lunga paga, ora che ci siamo sbloccati dobbiamo continuare su questa strada".

Per altro avete anche una gara in meno...
"Contro la Giana Erminio sarà una gara davvero fondamentale, perché li possiamo sul serio ipotecare definitivamente la salvezza: sarà come una finale. Chiaramente anche le altre otto partite saranno importanti, ma l'averne una in più da giocare può far la differenza: qua siamo messi nelle condizioni per fare al meglio, siamo pronti a questo tour de force".

Che sarà impegnativo. Ma è stato forse più impegnativo un campionato diviso tra Covid-19 e incertezze?
"E' stata una situazione nuova per tutti, credo che nessuno si sia mai trovato a dover giocare ogni tre giorni, e, come dicevo prima, questo pesa nel recupero delle energie fisiche e nervose: ma si cerca di fare tutti del nostro meglio. Dispiace poi giocare in stadi vuoti, per me è di fatto il primo anno di Serie C da protagonista, ma spero che anche questa situazioni trovi una soluzione quanto prima".

Parli del tuo trascorso: in C hai militato per alcuni mesi nella stagione 2014-2015. Che torneo hai ritrovato adesso?
"Si, dopo la parentesi di Aversa, segnata da un mio infortunio, ho solo assaporato la C con il Pro Piacenza due anni fa, giocando però solo una partita di Coppa Italia: la situazione non era rosea, preferii accasarmi in Serie D alla Caronnese. Quest'anno ho avuto questa grande opportunità, e h trovato un bel campionato, di spessore: ogni partita è una guerra, niente è scontato. Sicuramente una bella esperienza. Che deve esser tale anche per i giovani, hanno una bella vetrina da sfruttare".

A proposito del personale: se ti dico "Gli effetti della fatica mentale sulla performance fisica", a cosa pensi?
"(Ride, ndr) è il titolo della mia tesi di laurea, che ho recentemente conseguito in Scienze Motorie, all'università di Ferrara. Anche quella è stata un bella esperienza".

Raccontacela!
"Dopo qualche anno dal diploma, quando giocavo a Rovigo, decisi di iscrivermi all'Università, Ferrara non era molto lontana: avendo avuto la fortuna di fermarmi li tre anni, ho potuto studiare in presenza, frequentando i corsi, anche se non sempre è stato facile conciliare tutto. Però è possibile. Poi, in tal senso, il Covid-19 mi aiutato, perché lo scorso anno, con i campionati fermi, ho avuto più tempo per studiare, e in poco ho concluso il percorso: ci tenevo a terminarlo, è stata un bella soddisfazione. Adesso non nego che sto pensando di conseguire anche la specialistica... ma vediamo. Prima c'è da finire un campionato!".

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