Lucarelli: "Vicenza e Ternana son le favorite dei playoff. Samp, che disastro sportivo"


Nel corso dell'appuntamento mattutino con A Tutta C, il format di TMW Radio dedicato alla Serie C, è intervenuto mister Cristiano Lucarelli, che ha per prima cosa parlato di una delle formazioni che l'anno prossimo calcherà i campi di terza serie per la prima volta nella sua storia, la Sampdoria: "Devo dirti che ci sono rimasto sportivamente molto molto male, perché ho diversi ricordi che mi legano alla Sampdoria. Da bambino scambiai una bicicletta di mia proprietà con un mio amico, che mi dette in cambio una maglia della Sampdoria, avevo circa tre anni. Ma al netto degli aneddoti, si parla ovviamente di un dramma sportivo, perché è una società gloriosa, con una tifoseria numerosa, colorita, attaccata a propri colori: vedevo che rischiava, ma mi dicevo prima o poi si sarebbe tirata fuori da quella situazione, che forse è stata un po' sottovalutata. La Sampdoria è una squadra importante per il nostro campionato, non solo per il campionato di Serie A, e pensare che ora dovrà giocare contro squadre tipo il Sestri Levante, con rispetto parlando, a 40-50 chilometri da Genova, diventa complicato secondo me. Immagino comunque che il club dovrà ricostruire anche una catena di comando di un certo livello, e a loro dico di non sottovalutare la Serie C, perché sarebbe l'errore più clamoroso che potrebbe fare una squadra di quel livello".
La Serie C è un campionato effettivamente tosto.
"La Serie C è ancora più insidiosa della Serie B, perché in terza serie, a seconda del nome che porti, diventi l'unico avversario da battere, l'avversario dell'impresa della domenica, e tutte le squadre sognano di battere la Sampdoria: ci saranno quindi 38 partite dove i blucerchiati troveranno dei ragazzi non famosissimi che aspettano quel momento, che contro la Sampdoria magari ci giocheranno due volte nella loro vita, e in quel giorno lì, in quella settimana lì prepareranno la partita, non dormiranno, arriveranno carichi al campo, ti presseranno dal primo secondo all'ultimo. Passare dall'Olimpico, da San Siro a giocare in B è già un trauma, figuriamoci andare a giocare nei campi della Serie C. Servirà quindi un allenatore che conosca bene la categoria, che abbia anche la struttura emotiva e l'esperienza per gestire poi una piazza come quella".
A proposito del torneo di C, si parla molto delle U23: che idea ti sei fatto sul percorso di queste seconde squadre?
"Accenderei i fari intanto sul Milan Futuro, che domani si giocherà contro la SPAL la permanenza in C: a Ferrara c'è una tifoseria stupenda che rischia addirittura di retrocedere in Serie D e sarebbe comunque un trauma, perché in pochi anni da dei campionati più che positivi in Serie A c'è stata una discesa veloce, incredibile, impensabile. Quindi comunque sarà una partita dove da una parte e dall'altra ci sarà un dramma, anche se credo che il Milan avrebbe più forza societaria per affrontare un'eventuale retrocessione. Credo poi che magari i tifosi del Milan che seguono l'U23 non siano così numerosi come quelli che invece seguono la SPAL e quindi a chi tocca sarebbe comunque un trauma. A ogni modo, io non sono molto favorevole alla seconde squadre, che saranno magari per alcuni formative, ma ti tengono lo stesso in una campana di vetro, non ti fanno vivere il calcio come in altre piazze: la crescita in questi casi è parziale. Si cresce di più in piazze blasonate di Serie D, in quei contesti lì dove te vivi in una città che vive di calcio e tutti i giorni senti la pressione e l'importanza di indossare una determinata maglia, perché se vai a comprare il pane, se vai a comprare la verdura, se vai a comprare la frutta troverai sempre qualcuno che ti dice 'mi raccomando domenica dobbiamo vincere'. Preferisco le partnership, o magari le multiproprietà che non sono per me il male assoluto: studiare magari qualcosa che sia una via di mezzo sarebbe utile".
Domenica si giocheranno i Quarti di finale dei playoff: che partite ti aspetti?
"Per affetto verso la Ternana, mi auguro riesca a sovvertire questi precedenti che la seconda non ce la fa, ma in questo momento il Vicenza sembra la più accreditata, anche se comunque le Fere hanno un organico importantissimo per la categoria, un allenatore bravo che sa il fatto suo. E attenzione anche all'Audace Cerignola, l'Atalanta ha tanta spensieratezza ma giocare la non è facile, è un campo stretto, piccolo, pieno di gente. Diciamo che ognuna delle otto squadre dà motivi per poter dire che non ci sono esiti scontati. Ripeto, però: se uno va a vedere i nomi delle rose, probabilmente Vicenza e Ternana sono quelle che hanno tutto il potenziale per poter portare a casa il risultato finale".
