Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
TMW Radio

Zauli: "Vicenza senza rivali, Perugia in crisi. La tecnologia? Toglie qualcosa al calcio"

Zauli: "Vicenza senza rivali, Perugia in crisi. La tecnologia? Toglie qualcosa al calcio"TUTTO mercato WEB
© foto di FEDERICO SERRA
Luca Bargellini
Oggi alle 18:34Serie C
Luca Bargellini
Ascolta il podcast
TMW Radio / A Tutta C
00:00
/
00:00

Ospite di TMW Radio, nel corso della trasmissione A Tutta C, Lamberto Zauli ha commentato la situazione dei vari gironi di Serie C, partendo dal momento delicato del Perugia fino al tema dell'FVS nella terza serie.

Mister, vorrei iniziare dalle note più negative di questo weekend di campionato, in particolare dal momento del Perugia: sette sconfitte consecutive, un allenatore esonerato, un altro dimissionario, e ora si parla anche di possibili scossoni dirigenziali. Come legge questa situazione?
"È difficile per me parlarne perché l’anno scorso ero lì e non sono riuscito a finire la stagione, anche se stavamo lottando. Conosco la realtà e mi meravigliano queste sette sconfitte consecutive: sono numeri pesanti e difficili da giustificare, perché la squadra ha qualità. Probabilmente sta mostrando il peggio di sé, nel senso che non riesce a uscirne, non ottiene risultati e in una piazza così difficile sente un peso addosso. Anche con un allenatore esperto non è cambiato molto: cinque sconfitte di fila dimostrano quanto sia complicato oggi. C’è un direttore che è subentrato l’anno scorso e forse non è riuscito a trovare il bandolo della matassa, anzi la situazione è peggiorata".

Tra l’altro, la penalizzazione di dodici punti del Rimini – che ha già recuperato dieci lunghezze – sta di fatto tenendo in vita i romagnoli, mentre il Perugia resta sul fondo. Passando però alle note più positive del Girone B, la sorprende di più il Ravenna secondo in classifica o il Guidonia, neopromossa in piena zona playoff?
"Sicuramente il Ravenna. Non dimentichiamo che è una neopromossa, e non è mai semplice fare ciò che stanno facendo. Dietro c’è una società ambiziosa, solida, giovane e con la mente aperta: i risultati sul campo sono la conseguenza di tutto questo. Il Guidonia, invece, pur avendo un budget diverso, ha giocatori di categoria e ha fatto grandi exploit, soprattutto fuori casa. Si sta meritando pienamente la classifica che ha".

Andando al Girone A, il Vicenza sembra aver preso il largo: vittoria netta sull’Albinoleffe e ulteriore allungo su Lecco e Brescia. Lei che conosce bene la piazza, chi vede più attrezzato per dare fastidio alla squadra di Fabio Gallo?
"Il Vicenza è partito fortissimo e i meriti vanno a una società che, nonostante due grandi delusioni negli anni scorsi, ha continuato a investire e a crederci. Hanno costruito una squadra solida e lo si vede. Tra le due inseguitrici, penso che il Brescia abbia più carte da giocarsi rispetto al Lecco per restare in scia. Il Lecco è una buona squadra, con un allenatore che fa giocare bene, ma il Brescia mi sembra più completo. Detto questo, l’entusiasmo che si respira a Vicenza è impressionante: lo stadio, la gente, la spinta sono enormi. Però siamo a ottobre: bisogna restare con i piedi per terra. Al momento, però, il Vicenza sembra davvero senza rivali".

Nel Girone C invece la situazione è molto equilibrata: Benevento e Salernitana appaiate in vetta, subito dietro il Catania e il sorprendente Casarano. Secondo lei può inserirsi una quarta squadra nella lotta per la promozione?
"È un girone bellissimo ma anche crudele, perché il regolamento prevede una sola promozione diretta. L’ho vissuto con il Crotone e so cosa significa: ci sono piazze e investimenti da categoria superiore, stadi veri, tifoserie calorose. È un peccato che una sola possa salire. Oltre alle prime tre, dico chapeau al Casarano, che ha cominciato alla grande. Ma attenzione: Crotone e Cosenza possono rientrare. Il Crotone, nonostante la sconfitta col Monopoli, ha valore e organizzazione; il Cosenza ha giocatori da Serie B, e il mercato di gennaio dirà se potrà lottare fino alla fine. Se trattiene i migliori, sarà della partita per i primissimi posti".

Lei ha detto che è un peccato ci sia un solo posto per la promozione diretta. Ma non pensa che un girone così competitivo, con tante piazze importanti, finisca per logorare le squadre che poi arrivano scariche ai playoff?
"Sì, penso che ci sia molto di vero. Quando si arriva ai playoff, le squadre che devono vincere vivono pressioni enormi: si giocano un anno in 90 minuti. Spesso abbiamo visto formazioni meno accreditate arrivare fino in fondo o addirittura vincere. Il Vicenza stesso ha fallito due playoff consecutivi pur avendo una rosa fortissima. Le pressioni pesano, e in gare secche le differenze si assottigliano".

Chiudo con un tema che stiamo affrontando con tutti i tecnici: l’introduzione del FVS, il sistema tecnologico sperimentale in Serie C. Come lo sta vivendo?
"È un mezzo nuovo per tutti: per allenatori, giocatori e arbitri. Mi accorgo che spesso i giocatori in campo chiedono di rivedere le azioni, convinti di aver subito un torto. Non è semplice. Detto questo, io non sono un grande estimatore del VAR: credo tolga qualcosa al gioco. Anche i calciatori si stanno adeguando cercando di ottenere vantaggi, e questo, secondo me, penalizza la qualità. Come gli arbitri devono abituarsi a giudicare con la tecnologia, anche noi dobbiamo adattarci. Ci saranno buone chiamate e altre discutibili, ma fa parte del processo".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile