12 luglio 1998, Zidane regala il primo Mondiale alla Francia. Ma Ronaldo è assente (quasi)

Il 12 luglio del 1998, a Parigi, c'è in palio la Coppa del Mondo. Da una parte il Brasile di Ronaldo, dall'altra la Francia di Zinedine Zidane. Sarebbe la finale perfetta, se non ci fosse ancora un interrogativo che, a distanza di 27 anni, in molti si fanno. Cos'è successo nel ritiro del Brasile, il pomeriggio, al centravanti brasiliano? Difficile dare una risposta, perché probabilmente anche chi ha vissuto quei momenti non ha grande contezza di quanto è accaduto. Crisi epilettica o attacco cardiaco?

La sera scende comunque in campo. Entrando in campo per ultimo, fantasma per tutta la partita. Il giorno dopo quasi non riesce a scendere dalla scaletta dell'aereo che lo ha riportato a Rio. Non doveva nemmeno giocare, perché inizialmente dovevano essere titolari Edmundo e Bebeto, mentre Zagallo cambia la distinta di fretta e furia. Piero Volpi e Bruno Carù, medico sociale dell'Inter e cardiologo del Brasile, accertarono un problema cardiaco con la contrazione del glomo carotide.

E in campo? Il sigillo di Zinedine Zidane, prossimo Pallone d'Oro. Dopo avere iniziato malissimo il Mondiale con un'espulsione - causa camminata su un difensore - la doppietta, con due colpi di testa, a sigillare la partita. Poi ci penserà Petit a firmare l'apoteosi, il tre a zero che alla vigilia non ti aspetti proprio.