13 dicembre 1931, nasce la Zona Cesarini. Grazie a un italiano cresciuto in Argentina

Renato Cesarini è nato a Castellaro, frazione di Senigallia, l'11 aprile del 1906. Cresciuto però in Argentina, è diventato calciatore nel Chacharita Juniors, salvo poi tornare in Italia alla Juventus, dal 1929 al 1935, vincendo cinque campionati italiani. A quei tempi si poteva cambiare nazionale con facilità, tanto che molti oriundi argentini erano stati "acquistati" dalla nazionale di Pozzo nel corso degli anni. Cesarini inizia con l'Argentina - due partite e un gol - salvo poi giocare con gli azzurri dal 1931 al 1934, senza partecipare alla fortunata spedizione Mondiale.
Il 13 dicembre 1931, a Torino, si gioca Italia-Ungheria. L'Italia va avanti 2-0 (fra l'altro con gol degli oriundi Julio Libonatti e Raimundo Orsi) salvo poi essere raggiunta per 2-2. Nei minuti finali, al novantesimo, Renato Cesarini fissa il punteggio sul definitivo 3-2 per l'Italia. E non era la prima volta che capitava in quel periodo, perché il primo novembre aveva segnato il 3-0 contro l'Alessandria al novantunesimo. La menzione giornalistica va però a Eugenio Danese, che conia la "Zona Cesarini" per descrivere il gol al novantesimo di Volk, attaccante dell'Inter, in una sfida contro la Roma.
Dal 2016 è dedicato il premio riservato al giocatore che segna il gol arrivato più tardi nel campionato di Serie A. Cesarini farà anche l'allenatore: due campionati argentini con il River Plate - dove riuscì anche a forgiare un giovanissimo Omar Sivori - oltre a un campionato italiano e una coppa Italia ancora con la Juventus, in tandem con Carlo Parola.
