Le pagelle del Barcellona - Lamine Yamal (quasi) inarrestabile, Pedri danza

Szczesny 6 - Non ha grosse responsabilità, ma i gol subiti restano quattro. Attento in un paio di uscite, alte e basse.
Garcia 7 - L’eroe che i catalani non si aspettano, apre la remuntada che poi l’Inter spegne. Bene anche in fase difensiva. Dal 98’ Fort 6 - Il giovincello non regge un’Inter epica.
Cubarsi 5,5 - In Spagna lo considerano una sorta di favorito di Laporta: all’andata è stato il migliore dei difensori catalani. Al ritorno stende Lautaro in area blaugrana e soffia parecchio. Dal 106’ Pau Victor s.v.
Inigo Martinez 5,5 - Chiude il primo tempo con rosicata e il sospetto di uno sputo. Qualche sbavatura. Dal 76’ Araujo 5,5 - Entra e la situazione non migliora particolarmente.
Gerard Martin 6 - Flick lo conferma nonostante le enormi difficoltà su Dumfries a Montjuic. Restano tutte, ma quando si sgancia fa male all’Inter.
Pedri 7 - Danza sul pallone come solo i grandissimi. Tiene la luce accesa anche sotto di due gol, è il centro di gravità permanente di un Barça che il primo passaggio lo sbaglia forse all’85’. Dal 107’ Gavi 5,5 - Non tira fuori dal cilindro il coniglio che servirebbe al Barça per la finale.
De Jong 6,5 - Un piacere vederlo giocare, in entrambe le fasi. Ripulisce palloni che Pedri impreziosisce.
Dani Olmo 6 - Perde la palla da cui nasce l’1-0, mette in rete quella del pareggio catalano. A due facce, come si direbbe Dall’82’ Fermin Lopez 6 - Non riesce a incidere come il compagno, né in bene né in male.
Lamine Yamal 7,5 - Quando parte, non lo prendi. Mai. Conferma a San Siro, alla Scala del Calcio, di avere numeri strepitosi, impareggiabili. Però nel tabellone non c’è, anche per merito di Sommer.
Ferran Torres 5,5 - Non riesce mai a pungere Acerbi, in ritardo sull’unica vera occasione che gli capita a tiro. Dal 90’ Lewandowski 5,5 - Il suo rammarico è essere arrivato chiaramente non al top della forma all’appuntamento con la gara più importante della stagione.
Raphinha 7 - Segna ancora, il titolo di capocannoniere ce l’ha in mano. Fa ammattire Bisseck, su Darmian ha vita decisamente più dura.
Hansi Flick 6,5 - La remuntada è incredibile, ma i cavalli si vedono alla distanza. E la fase difensiva del suo Barcellona, bella e coraggiosa, è anche tanto rischiosa da costargli la finale. Onore al merito: sotto la sufficienza, uno dei due allenatori che ha regalato a San Siro una semifinale epica, non ci può comunque andare.
