Russo si ferma in Piemonte: "Albese società strutturata e ambiziosa: vogliamo la D"

"Ho rifiutato delle offerte in Lombardia e Sardegna, sono arrivato a un punto della vita in cui voglio più di stabilità, e con la mia compagna abbiamo quindi deciso di fermarci vicino Cuneo: lei, pallavvolista, ha firmato con il Mondovì in B1, io ho avuto un'ottima offerta dall'Albese, club di Alba, e ho deciso di spostare questo progetto che sta prendendo forma per il prossimo campionato di Eccellenza: è una società solida, vuole creare qualcosa di duraturo e disputare un campionato a vincere: tutto quello che mi serviva": esordisce così, in un'intervista rilasciata in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com il portiere Giovanni Russo.
Che approfondisce poi il discorso legato a una nuova stabilità: "A luglio del 2026 mi sposerò, e dopo una vita di spostamenti ho deciso di guardare oltre. Da quando ho conosciuto la mia compagna ho voltato un po' pagina, prima vedevo solo il calcio ma con lei si sono aperti altri mondi, e quando le ho fatto la proposta di matrimonio ho capito che era arrivato il momento di fermarci: una scelta di vita condivisa. Una nuova vita anche in una città tranquilla, non volevo più il caos delle grandi città. Ora sono veramente felice, sto benissimo e ho trovato la mia dimensione".
Ultima avventura nella prima citata Sardegna, al Tempio: cosa ti porti dietro di questa esperienza?
"Mi porto un bel bagagli culturale, i sardi sono gente di cuore, e anche la società con me è stata al top, mi è dispiaciuto molto lasciare, però avevo appunto altre esigenze: posso essere un uomo migliore, sto crescendo grazie alla compagna, e il crearmi una famiglia è ora un punto fondamentale della mia vita. Però ho vissuto davvero un'annata straordinaria, abbiamo vinto il derby contro il Calangianus che era da 13 anni che non veniva vinto, abbiamo riportato tanta gente allo stadio... peccato non aver centrato la promozione. Ma la società è solida, sono certo che questa stagione è stata un mattoncino in più verso l'obiettivo".
E che obiettivi ti poni, invece, tu con la tua nuova società?
"L'Albese è una società ambiziosa, vuole tornare in Serie D in un paio di anni, ed è strutturata per fare bene e vincere. Chiaro, farlo non è facile, ma ad Alba si può far bene facendo anche crescere i giovani, il progetto è solido e il presidente, che è il primo tifoso, ha tanta voglia di fare. Ho sentito le vibes giuste, io voglio ancora crescere e cercare di fare al meglio che posso, so di poter fare ancora bene nel calcio. E vorrei tagliare il traguardo delle 400 partite giocate in carriera".
