Caso Mouscron, Pini Zahavi nei guai: è incriminato per contraffazione, frode e riciclaggio

Pini Zahavi, uno degli agenti più famosi e influenti del calcio, è stato incriminato per contraffazione di documenti, frode e riciclaggio di denaro nell'ambito di un'indagine sul Mouscron, club belga che acquistò nel 2015, salvandolo dal fallimento. L'ufficio del procuratore federale di Bruxelles ha confermato oggi che Zahavi è stato incriminato alla fine di agosto con le accuse sopra riportate. È sospettato di aver fornito documenti falsi; l'indagine è stata avviata dopo le denunce della Federcalcio belga e di tre club (Oud-Heverlee Leuven, Westerlo e Sint-Truiden) nei confronti della proprietà che nel 2020 ha venduto a Gerard Lopez, attuale presidente anche del Bordeaux, per capire come abbia ottenuto le licenze per disputare il campionato dal 2015 al 2018.

La ricostruzione - Zahavi ha acquistato il Mouscron nel 2015 ma ha venduto il club un anno dopo a una società con sede a Malta, la Latimer International Ltd, che aveva suo nipote Adar Zahavi come principale azionista. Dopo aver preso il controllo del club, Adar Zahavi ha nominato un altro noto agente, Marc Rautenberg, nel consiglio di amministrazione. Sei mesi dopo, l'agente svizzero ha lasciato il Mouscron dopo che i tre club menzionati prima avevano presentato una denuncia, sostenendo che questa situazione avrebbe comportato un evidente conflitto di interessi. In pratica, Zahavi avrebbe operato attraverso società di copertura per eludere il divieto agli agenti di essere proprietari di un club. L'agente è già stato ascoltato diverse settimane fa e avrà l'obbligo di comparire davanti alla giustizia belga ogni qualvolta sarà chiamato in causa.