Due anni infernali, Paquetà si sfoga: "Fin dal primo giorno ho sostenuto la mia innocenza"

L'incubo è davvero finito: una Commissione Regolamentare indipendente ha scagionato Lucas Paquetá dalle accuse di combine a distanza di quasi due anni dall'apertura dell'indagine voluta dalla FA (Federcalcio inglese). Nel mirino quattro partite di Premier League disputate dal centrocampista brasiliano, tra 2022 e 2023, per presumibile ammonizione subita "con l’intento improprio di influenzare il mercato delle scommesse".
La vicepresidente del West Ham, Karren Brady, ha rilasciato delle dichiarazioni ai canali ufficiali del club in questo proposito: "Siamo lieti che Lucas sia stato scagionato. Ha sempre sostenuto la propria innocenza fin dall'inizio e, come Club, lo abbiamo fermamente sostenuto e accompagnato durante tutto il processo. Nonostante l'enorme pressione, Lucas ha continuato a dare tutto in campo settimana dopo settimana per il Club. È stato un periodo difficile per lui e per la sua famiglia, ma ha mantenuto un'assoluta professionalità e ora, come tutti al West Ham, vuole lasciarsi questo episodio alle spalle".
Infine il diretto interessato, Lucas Paquetà, ha commentato l'esito finale dell'indagine: "Fin dal primo giorno di questa indagine ho sempre sostenuto la mia innocenza rispetto a queste accuse estremamente gravi. Al momento non posso dire di più, ma voglio esprimere la mia gratitudine a Dio e dire quanto sia impaziente di tornare a giocare a calcio con il sorriso sul volto. A mia moglie, che non ha mai lasciato la mia mano, al West Ham United, ai tifosi che mi hanno sempre sostenuto, e alla mia famiglia, agli amici e al team legale che mi ha supportato: grazie di cuore a tutti".
