Francescoli: "Mastantuono può fare la differenza in Europa. Occhio a Juan Cruz Meza"

Idolo e punto di riferimento di generazioni di calciatori, Enzo Francescoli è sempre un personaggio di spicco in Sudamerica. Fuoriclasse come Zidane e Luis Suárez hanno dichiarato apertamente di essersi ispirati a lui, mentre Maradona ha sempre detto che davanti a lui bisogna "togliersi il cappello". Da quasi dodici anni Francescoli è direttore sportivo del River Plate, guidando il club con un approccio basato sul lavoro di squadra. "Non considero miei i meriti dei titoli conquistati: è un lavoro collettivo, dalla dirigenza ai giocatori, passando per tutta la segreteria tecnica".
Tra i successi più memorabili, la Copa Libertadores 2018 vinta al Bernabéu contro il Boca Juniors rimane il fiore all’occhiello: "Un ricordo che resterà per sempre". Francescoli esprime grande fiducia nei giovani talenti emergenti, come Mastantuono, che ha appena compiuto 18 anni ma dimostra maturità e personalità in campo da veterano. "È un giocatore diverso, pronto a crescere e a fare la differenza in Europa. Il Real Madrid ha visto il suo talento e non ha esitato a puntare su di lui", commenta.
Sulla filosofia di River, Francescoli sottolinea l’importanza della tecnica e della formazione dell’individuo: "Cerchiamo giocatori in cui la qualità prevalga su tutto e li accompagniamo nella crescita personale". Il dirigente uruguaiano è convinto che il futuro del club sarà ricco di nuovi talenti: "Abbiamo sempre giovani di grande livello. Juan Cruz Meza, 17 anni, e suo fratello Max sono esempi della nostra capacità di scoprire e far emergere campioni".
