Il meteo preoccupa la FIFA. Meglio giocare la finale del Mondiale 2026 in uno stadio chiuso?

Il meteo sta diventando uno dei grandi protagonisti della Coppa del Mondo per Club, con ben nove allerte per temporali e tempeste che hanno già causato disagi e sospensioni in molti casi, senza contare le ondate di calore, soprattutto nel nord-est degli Stati Uniti all'inizio del torneo. Questo scenario solleva interrogativi in vista del Mondiale 2026, con la finale prevista a New York in uno stadio aperto che preoccupa diversi esperti.
Se gli orari sfasati e le interruzioni non sembrano turbare troppo il pubblico americano, abituato a condizioni meteorologiche imprevedibili durante l'estate, alcuni esperti temono che le alte temperature possano compromettere l'andamento delle partite. Le temperature percepite a New York e Cincinnati sono arrivate a toccare i 40°C, costringendo i giocatori a confrontarsi con condizioni difficili. Yan Couto del Borussia Dortmund ha commentato: "Ci si sente come in un forno", mentre i giocatori del PSG hanno vissuto la stessa esperienza durante il primo incontro a Los Angeles.
Keidane McAlpine, noto allenatore di calcio femminile, ha sottolineato che queste condizioni fanno parte del gioco: "Il meteo ci sfida ogni anno, e con la tecnologia e l'adattamento dei giocatori, si riesce a gestirlo". Tuttavia sono in tanti a sollevare preoccupazioni per la finale in programma a New York, suggerendo di spostarla in stadi coperti come quelli di Dallas o Atlanta per evitare problemi legati al clima. La FIFA dovrà affrontare queste problematiche.
