Il presidente Rodrigues (CBF): "Caso Vinicius? Punizione morbida, ma i razzisti devono avere paura"

La vittoria di Vinicus jr ai tribunali spagnoli nella condanna di tre tifosi del Valencia (8 mesi di carcere e daspo per 2 anni) per insulti razzisti nei confronti della stella del Real Madrid ha fatto certamente il giro del mondo. La notizia è arrivata in un lampo anche in Brasile, madrepatria del giocatore, dove il presidente della Federcalcio Ednaldo Rodrigues ha preso parola per commentare pubblicamente il passo storico in avanti nella lotta al razzismo.
Le dichiarazioni. "La decisione è un inizio, una strada da percorrere, e dimostra l'importanza della pressione della società affinché le autorità si impegnino davvero nella lotta contro il razzismo. È stata una punizione che - ha proseguito sui canali ufficiali della CBF - continuo a interpretare come morbida, ma i passi vengono fatti passo dopo passo". Ma il numero uno della Federazione sa che è solo un piccolo passo contro un problema ancora oggi lampante negli stadi di calcio.
La precisazione. "Il razzismo non scomparirà da un giorno all'altro. Una decisione di questo calibro ci rende più forti per continuare la lotta. I razzisti devono almeno avere paura d'ora in poi di commettere un crimine terribile come questo". La CBF è stata la prima organizzazione nazionale a comminare sanzioni agli sportivi per razzismo e non ci fermeremo. Solo chi ha sofferto di razzismo conosce la dimensione del dolore", ha aggiunto Ednaldo Rodrigues.
Muitos pediram para que eu ignorasse, outros tantos disseram que minha luta era em vão e que eu deveria apenas "jogar futebol".
Mas, como sempre disse, não sou vítima de racismo. Eu sou algoz de racistas. Essa primeira condenação penal da história da Espanha não é por mim. É por… https://t.co/NdezpJBjF2
— Vini Jr. (@vinijr) June 10, 2024
