Infinito Isco, non si ferma: "Vorrei ritirarmi io, non quando sarà il calcio a chiedermelo"

"Il mio ultimo obiettivo? Che sia io a ritirarmi dal calcio, non che sia il calcio a ritirarmi. Sto vivendo uno dei momenti migliori della mia carriera. Mi sento molto amato al Betis, dai miei compagni di squadra e dai tifosi": così Isco Alarcón, faro del Betis, in una intervista a France Football ha parlato della sua ennesima stagione che sta per cominciare, a 33 anni. Nell'ultima annata lo spagnolo ha mostrato infatti di essere ancora in piena forma, come ha potuto vedere la Fiorentina, battuta dalla squadra di Pellegrini in semifinale di Conference League.
Parlando della sua seconda vita nel gioco di Pellegrini, ha spiegato: "Il mio ruolo sta scomparendo, ma Pellegrini mi ha dato l'opportunità a Malaga nel 2011, insieme a fiducia e affetto. Ed è lo stesso qui. Sono fortunato ad avere un allenatore che crede nel ruolo di numero 10. Mi consiglia di stare sempre vicino alla palla e mi dà molta libertà di movimento. Inoltre, in questa stagione, per la prima volta, sono stato nominato capitano, il che è un grande motivo di orgoglio".
Sul suo addio al Real Madrid ha poi ricordato: "Alcuni allenatori ti stimano più di altri, è il calcio. Dopo un po', tutto è diventato più complicato per me a Madrid. Quando non sei in forma mentale, si vede dal gioco. Stavo attraversando un periodo difficile, sia a livello sportivo che personale. Non sapevo come riprendermi. L'unico responsabile del mio fallimento sono io".
