Rakitic rivela: "Morirò sevillano. La sera in cui Monchi mi accolse, conobbi mia moglie"

Ivan Rakitic ha ufficialmente detto addio al calcio professionistico a 37 anni, con un commovente video in cui ha ripercorso tutta la sua carriera e in particolare il legame speciale con il Siviglia, il club che più di tutti ha segnato la sua storia. Croato di nazionalità e svizzero di nascita, ha confessato di aver vissuto un grande dilemma da giovane: "Dovevo scegliere tra la Svizzera e la Croazia, e non è stato facile. Ma ha deciso il cuore".
Il punto più alto con la nazionale croata resta la finale del Mondiale 2018 in Russia, persa contro la Francia, che gli ha regalato emozioni indelebili nonostante la delusione: "Non abbiamo vinto la coppa, ma i cuori del mondo sì". In 13 anni con la nazionale ha collezionato 106 presenze e momenti memorabili.
Con 887 partite ufficiali, 125 gol, 141 assist e 17 titoli, Rakitic lascia un’impronta profonda anche nei club dove ha militato: Basilea, Schalke 04, Barcellona, Al Shabab, Hajduk e soprattutto Siviglia, di cui è stato capitano, simbolo e secondo straniero a portare la fascia dopo Maradona. Con il club andaluso ha vinto due Europa League (2014 e 2023) e giocato 323 partite ufficiali. Il legame con il Siviglia è totale: “Mi sono innamorato del club e della città dal primo giorno. La sera stessa in cui arrivai, Monchi mi accolse... e quella notte conobbi mia moglie. Non sono nato sevillano, ma morirò sevillano”.
