Real Madrid-Barça 0-1, le pagelle: Koundé monumentale, Kessié decisivo. Camavinga ingenuo

Risultato finale: Real Madrid-Barcellona 0-1

REAL MADRID

Courtois 6 - Mai realmente impegnato dal Barcellona fino a quando si ritrova vis a vis con Kessie venendo trafitto dal fuoco amico. Poi trova in Ansu Fati un insospettabile alleato.

Carvajal 6 - Pronti, via, mette Modric davanti a Ter Stegen. Non fa buon uso del gran pallone offertogli gentilmente da Kroos però spinge tanto.

Militao 5,5 - Una sola sbavatura ma davvero pesante: non riesce a contrastare Kessie e la sua deviazione di stinco si rivela determinante.

Rudiger 5,5 - Sorpreso insieme a tutto il reparto sul pallone perso ingenuamente da Camavinga, paga a caro prezzo il cattivo posizionamento.

Nacho 6 - Alza il baricentro per stroncare sul nascere le iniziative di Raphinha appoggiando la manovra offensiva. Non riesce a spazzare sul gol. Dal 67' Rodrygo 6 - Bel destro da fuori, la sola minaccia per gli avversari.

Modric 6 - Spaventa subito il Barça inserendosi centralmente ma non trova la porta, gioca da trequartista aggiunto pennellando palloni. Dall'84' Alvaro sv

Camavinga 5 - Da pivote alla Casemiro, per raggiungere quel livello deve fare ancora tanta strada. Ha sulla coscienza il gol del Barça.

Kroos 6 - Geometra nello spirito, apre il compasso sbagliando raramente la misura dei passaggi corti e lunghi. Dal 74' Tchouameni 6 - Gestisce il ritmo.

Valverde 5,5 - La buona volontà ce la mette ma oltre a quella poco altro. Fotocopia sbiadita del tuttocampista da doppia cifra già raggiunta.

Benzema 5,5 - La butta dentro alla prima occasione utile ma viene pescato in fuorigioco. Poco sostenuto dalla squadra, si immalinconisce.

Vinicius 5,5 - I numeri dicono che contro Araujo l'ha sempre vista poco e la serata conferma lo storico: nemmeno stavolta riesce a invertire il trend.

Carlo Ancelotti 5,5 - Impone subito il ritmo che vuole alla partita schiacciando il Barcellona nella propria metà campo ma Xavi trova il bug per hackerarne il sistema difensivo. A tanta foga e intensità della reazione nella ripresa non corrisponde un adeguato numero di chiare occasioni da gol create.

BARCELLONA

Ter Stegen 6,5 - Strano a dirsi ma di parate vere non ne deve fare, unico brivido quando esce tempestivamente dalla propria area. Calamita tutti i cross.

Araujo 7 - La kryptonite di Vinicius, al quale mette ancora una volta la museruola. Marcatura spietata nei confronti del brasiliano.

Koundé 7,5 - Benzema è la principale preoccupazione, sfida occhi negli occhi il connazionale stravincendo il duello. Monumentale, intercetta ogni singolo pallone.

Marcos Alonso 6,5 - Ringiovanito da quando è cominciata la sua nuova vita da centrale, difende di posizione leggendo in anticipo le situazioni.

Balde 6 - Poche tracce della sua presenza in avanti perché la natura della partita suggerisce una maggior prudenza. Fa il suo dovere.

Kessié 7 - Rilanciato dall'infortunio di Pedri, rischia qualcosa trattenendo in area Rudiger. Bravo e fortunato nel rimpallo che porta al vantaggio, poi sbatte su Ansu Fati. Dall'85' Sergi Roberto sv

Busquets 6,5 - In scadenza con un rinnovo di contratto complicato, potrebbe essere una delle ultime recite contro gli storici rivali. Calma imperturbabile, la interpreta con la solita flemma.

De Jong 6,5 - Soffre un po' la pressione madridista, dalla quale riesce però a liberarsi facendo lievitare la manovra blaugrana.

Raphinha 5,5 - Non riesce a mettere in difficoltà Nacho che lo va a prendere alto limitandone l'efficacia nelle ripartenze. Dal 72' Ansu Fati 5,5 - Al posto sbagliato nel momento sbagliato: nega il raddoppio a Kessié.

Ferran Torres 7 - Sostituire un bomber seriale come Lewandowski non è la cosa più semplice del mondo. Lo fa bene giocando un ruolo decisivo nell'episodio chiave del match.

Gavi 6,5 - Xavi lo ha avvicinato alla porta sgravandolo da compiti difensivi per dare freschezza e imprevedibilità alla fase offensiva. Lavoro egregio in entrambe le situazioni.

Xavi 7 - Le assenze di tre titolari del peso di Pedri, Lewandowski e Dembelé si fanno sentire eppure trova le coordinate giuste per sorprendere il Real alle spalle. La difesa si conferma di ferro, presupposto fondamentale per reggere l'urto e conservare il vantaggio in vista del ritorno al Camp Nou.