Vinicius, che bordate: "La Spagna è conosciuta come un Paese razzista. E io sono d'accordo"

Dopo lo sfogo su Instagram, Vinicius esprime in maniera più articolata tutta la propria amarezza per i pesanti insulti razzisti dei quali è stato vittima nel match di questa sera contro il Valencia:
"Non è stata la prima volta, né la seconda, né la terza. Il razzismo è ormai consuetudine nella Liga. Il campionato pensa che sia normale, lo fa anche la Federazione e gli avversari lo incoraggiano. Mi dispiace tanto. Il campionato che un tempo vantava giocatori come Ronaldinho, Ronaldo, Cristiano Ronaldo e Messi oggi appartiene ai razzisti. Una Nazione bella, che mi ha accolto e che amo, ma che ha accettato di esportare nel mondo l'immagine di un Paese razzista. Mi dispiace per gli spagnoli che non sono d'accordo, ma oggi, in Brasile, la Spagna è conosciuta come un Paese di razzisti. E sfortunatamente, per tutto ciò che accade ogni settimana, non posso difenderlo. Sono d'accordo. Ma io sono forte e andrò fino in fondo contro i razzisti. Anche se lontano da qui".
Não foi a primeira vez, nem a segunda e nem a terceira. O racismo é o normal na La Liga. A competição acha normal, a Federação também e os adversários incentivam. Lamento muito. O campeonato que já foi de Ronaldinho, Ronaldo, Cristiano e Messi hoje é dos racistas. Uma nação…
— Vini Jr. (@vinijr) May 21, 2023
