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I trionfi con Barça e Spagna, gli elogi di Guardiola. Bonmatì lanciata verso il Pallone d'Oro

I trionfi con Barça e Spagna, gli elogi di Guardiola. Bonmatì lanciata verso il Pallone d'Oro
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 21 agosto 2023, 09:15Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Aitana Bonmati è una calciatrice di cui sono innamorato per il suo modo di giocare. “Posso dire che è la versione femminile di Iniesta”. Parole e musica di Pep Guardiola, uno che di calcio se ne intende e che Don Andres lo ha allenato e lo conosce molto da vicino. Per chi segue il calcio femminile questo paragone non è una sorpresa, per tutti gli altri probabilmente sì, ma se a dirlo è l’uomo che ha rivoluzionato il calcio gli ultimi 20 anni saranno in pochi a poter muovere le solite critiche che spesso accompagnano il movimento femminile.

Bonmatì è una giocatrice fondamentale per gli equilibri del Barcellona, portato due volte sul tetto d’Europa con in mezzo una finale persa, e per una Spagna, fresca campionessa del Mondo (prima volta nella sua storia), che ha dovuto rinunciare a 13 giocatrici di altissimo livello per dissidi col ct Vilda. Anche Aitana era fra queste, ma all’ultimo con lei si è trovato un accordo per farle vestire la maglia rossa. Scelta più che giusta alla fine dei conti perché la centrocampista è stata decisiva come solo lei sa fare. Corsa, visione di gioco, tecnica, acume tattico, capacità di inserimento in zona gol (tre reti e due assist nelle sette gare giocate nel torneo iridato) proprio come il collega che ha segnato un’epoca con Barcellona e Spagna al maschile. Collega a cui somiglia anche per storia con il legame a doppio filo col Barcellona e Barcellona che ha resistito anche quando le sirene, soprattutto inglesi, si sono fatte sentire forti. Ma lei, culè nell'anima, ha sempre messo il blaugrana davanti a tutto. Per essere un simbolo, anche nelle battaglie civili, e non solo una calciatrice.

Nonostante la presenza di Alexia Putellas, due volte Pallone d’Oro, questa volta l’ambito premio non dovrebbe sfuggirle visto che a differenza della strepitosa compagna (tenuta a lungo fuori da un infortunio) è stata protagonista assoluta con le due maglie vestite in stagione tanto da aggiudicarsi sia il premio di migliore calciatrice della Champions sia quello del Mondiale appena concluso. Due indizi che fanno più di una prova su chi sarà la nuova detentrice del Pallone d’Oro. E in questo senso supererà anche quel Andres Iniesta che pure l’avrebbe meritato vedendoselo sfilare, soprattutto nel 2010, dal compagno di squadra Messi.

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