Rita Guarino: "Italia, la Norvegia è alla portata. Dobbiamo sfruttare l'occasione"

Rita Guarino, ex allenatrice della Juventus femminile, intervistata da Tuttosport parla così dell'Europeo femminile, con l'Italia che ha superato il girone conquistando i quarti di finale:"Ero certa della qualificazione dell’Italia, avevamo un margine di vantaggio importante e non pensavo che il Portogallo potesse battere il Belgio né tanto meno farlo con tanti gol di scarto. Allo stesso tempo, ero sicura che le azzurre avrebbero fatto la prestazione e quindi non avrebbero subito una goleada".
Cosa l’ha colpita in positivo del gioco espresso sin qui dalle azzurre?
"In realtà nulla, la nostra Nazionale ci ha già fatto vedere il proprio valore durante la Nations League, nelle amichevoli e in tutto il percorso di questi due anni. Credo fortemente in questo gruppo e che l’Italia non debba più essere considerata una sorpresa".
Se dovesse scegliere un volto per riassumere l’Italia?
"Credo che Girelli sia stata responsabilizzata in un ruolo importante che non riguarda solo la sua leadership tecnica, ma anche all’interno dello spogliatoio. Porta esperienza oltre che qualità".
Rivede qualcosa della Cristiana che ha allenato alla Juve dal 2018 al 2021?
"Ha sempre sudato molto per conquistare i suoi spazi, non si è mai tirata indietro. La sua generosità è sempre la stessa. Come il suo essere letale, a livello tecnico, quando è vicino alla porta".
Guardando gli incroci dei quarti, il tabellone ci ha sorriso?
"Sì, l’incrocio è assolutamente favorevole e dobbiamo sfruttare l’occasione. Sicuramente il girone A, rispetto al C e soprattutto al D con Francia e Inghilterra, era più abbordabile".
Pensa che l’Italia parta favorita con la Norvegia?
"No, le possibilità sono 50 e 50. La Norvegia ha chiuso il girone a punteggio pieno, ma non ha fin qui espresso un grande calcio ed è stata messa spesso in difficoltà: ha fatto tanti gol, ma ne ha subiti 5, con problemi organizzativi in difesa che l’Italia dovrà sfruttare, col coraggio di avere una pressione alta. Ma ha individualità che possono diventare molto pericolose, per esempio se su Hansen non raddoppi…".
