Italia-Spagna 27 anni dopo Usa '94. Dino Baggio: "La finale sarebbe una vittoria per Luis Enrique"

Italia-Spagna, per il ct iberico Luis Enrique, sarà anche l’occasione di cercare la rivincita sulla sfida di USA 1994. L’ex centrocampista fu protagonista, suo malgrado, per la gomitata ricevuta da Mauro Tassotti, che portò alla prima prova tv della storia: il difensore italiano (incredibilmente) non fu espulso sul momento, ma squalificato dopo la partita. Mentre Luis Enrique, sanguinante, uscì dal campo scortato dai medici, rientrò e poi dovette definitivamente cedere il passo a Julio Salinas. Chi in quella partita era in campo era Dino Baggio, intervistato oggi dall’agenzia spagnola EFE: “La Spagna ha sempre lo stesso stile, è l'Italia che è cambiata. Fu una partita durissima, giocammo un gran primo tempo. Salinas sbagliò un gol facile, chissà se Luis Enrique lo avrebbe segnato. Oggi, Pedri è impressionante, mentre Busquets è sempre stato un grande giocatore”.
I punti deboli? “Entrambe in attacco. Nessuno ha uno come Harry Kane, spero che la differenza la faccia Immobile. Chi mi somiglia di più? Locatelli, ha tutto, è forte fisicamente e tecnicamente”.
L’assenza di Ramos?
“Mi ha sorpreso tantissimo, però va considerato che è un fenomeno ma di 35 anni. Arrivare in finale per Luis Enrique sarebbe una vittoria: ha migliorato tanti giovani e trovato la giusta alchimia nel gruppo”.
