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L'Olanda spreca tanto, l'Ucraina stringe i denti e ringrazia: 0-0 dopo i primi 45'

L'Olanda spreca tanto, l'Ucraina stringe i denti e ringrazia: 0-0 dopo i primi 45'TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 13 giugno 2021, 21:45Euro 2020
di Luca Chiarini

Termina zero a zero il primo tempo di Amsterdam tra Olanda e Ucraina: Oranje spreconi e poco lucidi sotto porta, per la banda di Shevchenko tanta sofferenza e qualche sparuta iniziativa offensiva. Il risultato, però, rimane in equilibrio.

Le scelte. Malgrado le proteste in patria, Frank De Boer non abdica dal suo 3-5-2: l'assenza illustre in difesa è quella di De Ligt, tocca dunque a Timber e Blind fare da braccetti all'interista De Vrij. In mediana c'è l'atalantino De Roon, avversario per una notte di Malinovskyi, titolare dall'altro lato insieme al vice-campione d'Europa Zinchenko. La stella più abbacinante è Depay, cui spetta il compito di guidare l'attacco Oranje.

Ucraina subito sotto assedio. Depay è subito pronto a detonare e dopo un appoggio errato di Zinchenko pensa (bene) di fare da sé: accelerazione prodigiosa, cavalcata di una quarantina di metri e radente secco disinnescato in due tempi da Buschan. L'aria è frizzante, carica di attesa trepidante: la squadra di De Boer vuole mettere subito le cose in chiaro e sfiora il gol anche al quinto, con una battuta sotto porta su Dumfries sull'appoggio lucido di Wijnaldum. Il pubblico olandese è già in piedi, ma Bushchan ha altre idee e abbassa la saracinesca.

Tegola per Shevchenko. Il ritmo dei primi minuti è scrosciante, l'onda arancio è ai limiti del travolgente e si manifesta nuovamente con un destro a giro di Wijnaldum che si perde alto non di molto. All'undicesimo il primo grattacapo per Sheva: Zubkov avverte una fitta e gesticola verso la panchina. Dopo un breve provino l'attaccante del Ferencvaros è costretto ad alzare bandiera bianca, e lascia il posto a Marlos.

Weghorst spreca. Il predominio territoriale dell'Olanda si sedimenta sul fertile terreno della partita, anche se dopo venti minuti tambureggianti la squadra di De Boer si concede qualche pausa in più. Zinchenko avverte la pressione dei compagni e predica calma. Lo fa con ampi cenni, quasi a voler dire: manca una vita, se ci sfaldiamo ora è finita. Al ventisettesimo gli Oranje hanno un'altra chance: Depay si destreggia con disinvoltura e fa filtrare in area per Weghorst, che cerca un improbabile dribbling su Bushchan, abile a calamitare il pallone in uscita bassa. L'Olanda ha più potenziale, ma l'Ucraina è organizzata e temibile nelle transizioni. Manca forse un po' di cattiveria nelle rifiniture, come quando Yarmolenko ciabatta il suo mancino dopo aver mandato al bar un avversario al confine dell'area avversaria. Quando il ritmo sembra calare ecco rimaterializzarsi le frecce olandesi: Wijnaldum impegna nuovamente Bushchan con una volée, poco dopo Dumfries manda fuori di testa da pochi passi. È l'ultimo atto: dopo una manciata di minuti le squadre rientrano negli spogliatoi sul parziale di zero a zero.

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