Olanda-Ucraina 3-2, le pagelle: Dumfries uomo partita, Bushcham croce e delizia

Olanda-Ucraina 3-2
Marcatori: 52' Wijnaldum, 58' Weghorst, 75' Yarmolenko, 79' Yaremchuk, 85' Dumfries
OLANDA
Stekelenburg 6 - Con la presenza di questa sera diventa il più anziano Oranje di sempre a disputare una gara di un torneo maggiore: chissà se gli fa piacere oppure no. Nessuna responsabilità sulle due reti incassate.
Timber 6 - Le due reti subite non ingannino, perché sono il frutto di grandi esecuzioni personali, o di errori individuali, più che di reparto. Lui si arrangia e convince.
De Vrij 6 - Non va in affanno, anche se nel primo tempo qualcosa concede, pur arrabattandosi con la solita dimestichezza. De Boer lo responsabilizza in costruzione, un po' come Spalletti prima e Conte poi. Non perfetto sul rimpallo che porta alla magia di Yarmolenko, ma non si tratta propriamente di un errore.
Blind 6 - Partenza soft in questo Europeo, nel senso più nobile del termine: l'impegno è relativamente agevole, perché gli avanti dell'Ucraina non preoccupano più di tanto quando attaccano. Lui però scongiura ogni minimo rischio con una prestazione di grande ordine. (Dal 64' Aké 6,5 - Gran bell'assist per il gol partita).
Dumfries 7,5 - Stantuffo nel primo tempo: su e giù per la fascia a discapito del malcapitato Mykolenko, che ha davvero pochi argomenti da opporgli. Ha due occasioni enormi: prima calcia su Bushchan, e poi manda a lato di testa da zero metri. Raccoglie i dividendi nella ripresa, con i due assist a metà per Wijnaldum e Weghorst e la rete del definitivo tre a due.
De Roon 6 - Che terzetto ben assortito: con De Jong direttore d'orchestra e Wijnaldum incursore, è lui l'equilibratore della mediana olandese. Movimenti utili, anche senza rubare l'occhio.
Wijnaldum 7 - Offre un antipasto di quel che sarà al PSG: sostanza, ritmo, inserimenti. È tra i più pericolosi nella prima frazione: prima calcia alto su invito di Dumfries, poi impegna Bushchan con una volée dal limite. Il gol è nell'aria, e infatti arriva al cinquantaduesimo: meritato.
De Jong 6 - Consueta eleganza: ogni azione passa dai suoi piedi, fonte di gioco imprescindibile per la fluidità della manovra. Infatti sbaglia pochi tocchi, pur rischiando il giusto in una zona di campo così nevralgica.
Van Aanholt 5,5 - Resta un po' dietro le quinte nella prima metà: l'Olanda attacca prevalentemente a destra, e lui è poco coinvolto. Compie però un grande intervento su Yarmolenko lanciato a rete: tackle rischioso in area, ma efficace. Non convince fino in fondo. (Dal 64' Wijndal 6 - Apporto ok nel finale).
Weghorst 6 - Riscatta una prima frazione davvero troppo blanda con il destro secco che vale il due a zero. Di lì in poi gioca con più leggerezza, quasi si fosse liberato di un peso gravoso. Poi però sbaglia ancora, perdendosi in marcatura Yaremchuk sul momentaneo due a due. (Dall'88' Veltman s.v.).
Depay 6,5 - La partenza a razzo è contrassegnata da quello sprint in solitaria dopo novanta secondi che porta alla prima conclusione verso lo specchio degli Oranje. Qualche pausa fisiologica, ma è la stella polare dell'attacco: in chiusura di primo tempo dipinge poeticamente per Dumfries, che spreca sotto porta. Serbatoio svuotato nella ripresa, ma per stasera va bene così. (Dal 90+1' Malen s.v.).
Frank De Boer 6 - Se si escludono quei dieci minuti di blackout, il predominio della sua squadra è indiscutibile. Vittoria più che meritata, nel complesso.
UCRAINA (a cura di Emanuele Pastorella)
Bushchan 5.5: una gara dai due volti: merita la lode nel primo tempo, regala un gol e mezzo nella ripresa. Ai miracoli nei primi 45 minuti, bisogna aggiungere un’uscita imperfetta per l’1-0 e il doppio pasticcio, prima con i piedi e poi con le mani, sul tris decisivo di Dumfries.
Karavaev 6: Depay cerca spesso il pallone allargandosi sul suo lato, il terzino affronta i duelli senza timori reverenziali.
Zabarny 6: è un 2002 anche se non sembrerebbe: grande personalità per il centrale, nonostante qualche incertezza.
Matviyenko 5.5: non spazza via un pallone vagante, permettendo a Weghorst di firmare il raddoppio che chiude la partita prima di una pazza rimonta ucraina e la contro-rimonta olandese.
Mykolenko 5: è suo il “buco” da cui nasce il vantaggio dell’Olanda, che sfonda spesso e volentieri sulla sua fascia. E’ il punto debole dell’Ucraina, gli orange lo capiscono subito.
Yarmolenko 7: trova un gol spettacolare, un sinistro a giro che finisce sotto l’incrocio dei pali e supera Stekelemburg.
Sydorchuk 6.5: partecipa alla diga in mediana che regge bene nel primo tempo, poi crolla nella ripresa. Infine, rialza i giri nel motore nel finale.
Zinchenko 6: comincia pasticciando troppo, con il passare dei minuti aumenta la qualità nelle giocate.
Malinovskyi 6: c’era tanta attesa per l’atalantino, che non brilla. Da fermo, però, trova l’assist vincente per il 2-2 che fa esultare Shevchenko.
Zubkov sv: sfortunatissimo, si fa male subito ed è costretto alla sostituzione dopo nemmeno un quarto d’ora (dal 14’ Marlos 5: si dimentica della fase difensiva, lasciando troppo spazio alle discese di Dumfries. La sua gara dura appena 50 minuti; dal 65’ Shaparenko 6.5: entra con la situazione che sembra compromessa, anche lui mette il suo zampino nella rimonta sfiorata).
Yaremchuk 6.5: si muove bene e gioca di sponda, ma soprattutto trova il gol di un insperato pareggio con un gran movimento e un bel colpo di testa.
CT Andriy Shevchenko 6.5: parte addirittura meglio dell’Olanda, poi soffre ma resiste: un po’ di fortuna, e soprattutto con la bravura di Bushchan, chiude in parità il primo tempo. Nella ripresa, invece, l’uno-due olandese abbatte la squadra dell’ex Milan, ma i suoi continuano a crederci. La rimonta è il segnale che questa Ucraina può giocarsi il passaggio agli ottavi, a prescindere dalla sconfitta finale.
