Fiorentina-Como non è un caso: lariani corsari al Franchi, lanciano un messaggio alla Serie A

"La gioventù oggi è il nostro punto di forza, non la debolezza. Addai al 95' voleva fare il terzo gol e ha perso la palla rischiando di farci pareggiare. Dzeko nella stessa situazione avrebbe preso un fallo o un corner. Ma cosa gli dico, di non farlo?". Basterebbe questa frase pronunciata da Cesc Fabregas nel post partita per capire che la vittoria del Como sul campo della Fiorentina non è un caso. Da una parte una società virtuosa, quella lombarda, capace di passare da zero a cento con sì un forte aiuto della carta Visa su cui sono incisi i nomi dei fratelli Hartono, ma in cui la competenza e la fiducia in certi valori non sono mai venuti meno: né da parte dell'allenatore, né da parte del comparto tecnico. Dall'altra una società, quella toscana, che invece è ancora alla ricerca di autore, inalberata in un labirinto intricato dove quando pensi di aver trovato la via di fuga, non si sa come, ritorni al percorso di inizio.
E quindi no, non può essere un caso se Pioli pesca dal cilindro il 40enne Edin Dzeko e Fabregas lo incarta con l'ingresso di due esterni classe 2005, Jesus Rodriguez e Jayden Addai, che dopo aver messo a ferro e fuoco la difesa avversaria danno il via ad una rimonta che lancia un messaggio inequivocabile a tutto il campionato: chi vorrà andare in Europa dovrà fare i conti anche con il Como.
Dall'altra parte la notte è più che buia a Firenze visto che i viola sono reduci da due pareggi e altrettante sconfitte in questo avvio di campionato. Nella gara del Franchi valida per la quarta giornata di Serie A, partono forte i padroni di casa, stravolti nell’assetto da Stefano Pioli con un 4-4-2 che ha visto la presenza a centrocampo di Lamptey, Nicolussi Caviglia e Fazzini sulla sinistra, tutti al debutto da titolari con la maglia viola. L’esperimento sembra dare i suoi frutti, visto che la Fiorentina passa in vantaggio dopo cinque minuti grazie al secondo gol messo a segno in campionato da Mandragora, che trafigge Butez con un potente sinistro dal limite dopo essersi fatto respingere una punizione dalla barriera. I viola dominano gran parte della prima frazione ma nel secondo tempo la partita gira completamente dalla parte dei lariani, che la ribaltano in mezz’ora con il gol di Kempf e quello di Addai in pieno recupero.
Pioli amareggiato, ai microfoni di media nel post match: “Nella ripresa non siamo riusciti a gestire la palla, abbiamo sempre superato il centrocampo. Siamo sempre stati costretti in fase difensiva e siamo andati in difficoltà. Non abbiamo sfruttato le occasioni per gestire la palla e alzare il baricentro ed è un problema. L'approccio nel primo tempo era stato giusto, peccato. Dobbiamo fare di più, abbiamo concesso troppo campo".
Sorride, invece, lo spagnolo Cesc Fabregas: “Io penso che però nel primo tempo ci siano stati più demeriti nostri, dove siamo stati troppo fedeli alle nostre idee. Non c'era vergogna del giocare in modo un po' più sporco. Sono cose che dobbiamo imparare, io in primis. Poi nel secondo tempo abbiamo fatto una grande prestazione, su un campo difficile. È una prova che sicuramente ci da forza. Abbiamo cambiato tutto in un anno e mezzo, in Serie B giocavano con un blocco basso e oggi ci confrontiamo con club che hanno 100 anni. Sappiamo che in questo modo possiamo vincere, pareggiare o perdere, ma l'idea viene sempre prima di tutto".
