Potenza, Macchia: "Campagna elettorale inquinata, ritiro candidatura da Consigliere FIGC"

Era tra i candidati a Consigliere Nazionale della FIGC in quota Lega Pro, ma il presidente del Potenza Donato Macchia ha quest'oggi deciso di ritirare la sua candidatura, non senza un'accusa al presidente della Lega Pro Matteo Marani, reo - a dire del numero uno rossoblù - di avversare la candidatura per fatti pregressi relativi all'assemblea di terza serie del 2 ottobre. Le motivazioni che hanno portato Macchia a questa scelta, sono riportate in una lettera aperta ripresa dal portale lanuova.net:
"Mi sono candidato per dare un contributo alla soluzione dei tanti problemi che attanagliano la Lega Pro, uno su tutti: quello della sostenibilità.
In queste settimane ho trovato ascolto in tanti amici presidenti che, come me, immettono energie economiche nelle società, anche distogliendole dal proprio patrimonio aziendale e personale.
Purtroppo, ho verificato che, nel mentre io aggregavo consenso rispetto a temi importanti per la Lega Pro, chi doveva essere arbitro in questa partita non lo è stato. E infatti, il presidente della Lega Pro scendeva in campo, per avversare la mia candidatura, non per ragioni di merito, ma per una immotivata avversione nei miei confronti, anche dovuta a una mia posizione tenuta anni fa nella democratica sede assembleare e della quale non mancherò di riferire più nel dettaglio nell’assemblea elettiva del 2 ottobre.
Così facendo, il presidente della Lega Pro ha di fatto “inquinato” la campagna elettorale, costringendo tanti presidenti, che mi avevano già manifestato il loro appoggio, e che ringrazio ancora una volta, a doversi schierare a favore o contro il presidente della Lega.
Ecco perché, oggi, andare avanti, per me vorrebbe dire spaccare la Lega e mettere in difficoltà tanti amici presidenti. E questa è l’ultima cosa che vorrei fare.
Io non voglio spaccare la Lega, ma lavorare per la Lega. Perché una Lega spaccata è più debole in un momento in cui ci aspettano davanti sfide riformiste importanti, in primis l’emergenza della sostenibilità economica della categoria.
Mi auguro che l’aver reso pubbliche le ragioni di questa mia scelta obbligata non vada a penalizzare la società che rappresento nel suo percorso sportivo.
Donato Macchia".
