La UEFA abbandona il Fair Play Finanziario: Ceferin punta un salary cap "light"

Addio al Fair Play Finanziario. La UEFA è pronta ad abbandonare il sistema di controllo sulle finanze dei club voluto da Gianni Infantino, per passare a un monitoraggio decisamente più "light" e che allo stesso tempo consenta una maggiore flessibilità nei parametri di controllo. Nello specifico, secondo le anticipazioni del New York Times, l'idea sarebbe quella di introdurre un salary cap legato al fatturato, in virtù del quale le società potrebbero spendere in stipendi fino al 70 per cento dei ricavi. Una soluzione, per la cronaca, a metà strada fra i club di Premier League, che avrebbero voluto indicare nell'85 per cento il tetto, e i più rigidi tedeschi, che avrebbero spinto per cifre inferiori al 70.
Il 7 aprile il Comitato Esecutivo, cambiano anche le sanzioni. La data clou è quella del primo giovedì del mese, in cui Aleksander Ceferin sottoporrà l'innovazione al Comitato Esecutivo. Col nuovo sistema, oltre a cambiare i criteri di controllo, si modificherebbero le sanzioni: per la prima volta, chi non rispetta i requisiti potrebbe essere retrocesso. Per esempio, dalla Champions all'Europa League, o da quest'ultima alla Conference. Per aiutare le società nel percorso di avvicinamento al nuovo sistema, il meccanismo dovrebbe entrare a regime in maniera progressiva: nei primi tre anni, il tetto da sforare sarebbe quello del 90 per cento.

