Per una notte nessun problema: alla Roma bastano 9'. Con Dzeko invece quanto ci vorrà?

Dimenticarsi dei problemi in una sola notte: in quell'ottovolante emotivo che più comunemente risponde al nome di Roma, sembrerebbe essere stato raggiunto un momento di stabilità che non ha quasi precedenti negli ultimi tempi, visto il clima tutt'altro che leggero che si è venuto a creare nella piazza dopo il caso Dzeko, con il bomber bosniaco che anche col Verona è stato costretto ad osservare soltanto i propri compagni dalla tribuna. Una partita che ha vissuto il suo momento cruciale in soli nove giri d'orologio, quelli passati a cavallo dal minuto 20, quando si è sbloccata grazie a Mancini, al minuto 29, quando invece Mayoral ha insaccato il terzo ed ultimo gol dei suoi. A quel punto è diventato tutto troppo facile per un gruppo che può contare su individualità di alto livello, anche senza il suo punto di riferimento là davanti.
Degnamente sostituito, tra le altre cose, da quel Mayoral su cui momentaneamente poggia il peso dell'attacco. Fonseca, nel post-partita, però, dopo aver provato inizialmente a glissare, è stato chiaro: ancora prima dei vantaggi nel gioco, ci sono una serie di principi e comportamenti sui quali transigere, lui, proprio non può. Per battere l'Hellas Verona sono bastati nove minuti: quanto ci vorrà invece per ricucire con Dzeko?
