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Sonora sconfitta per il progetto Superlega: l'avvocato della Corte UE dà ragione alla UEFA

Sonora sconfitta per il progetto Superlega: l'avvocato della Corte UE dà ragione alla UEFA
© foto di Image Sport
venerdì 16 dicembre 2022, 00:56I fatti del giorno
di Giacomo Iacobellis

Il progetto Superlega incassa una sonora sconfitta. Questo giovedì ha rappresentato una giornata chiave per il tanto discusso modello di rinnovamento del calcio proposto da Juventus, Real Madrid e Barcellona, visto che Athanasios Rantos, avvocato generale della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, ha dato ragione alla UEFA. Il tutto, in attesa della pronuncia vera e propria della Corte a marzo, con quello dell'avvocato che è un parere "non vincolante" ma che spesso in passato (4 volte su 5) ha dato l'indirizzo alla sentenza finale.

IL PARERE DI ATHANASIOS RANTOS
Questo il comunicato testuale della Corte di Giustizia dell'UE in merito alla disputa relativa alla Superlega: "Le regole FIFA-UEFA in base alle quali qualsiasi nuova competizione è soggetta ad approvazione preventiva sono compatibili col diritto alla concorrenza dell'Unione Europea. Sebbene la ESLC (European Super League Company) sia libera di organizzare la propria competizione calcistica indipendente al di fuori dell'ecosistema UEFA e FIFA, essa non può tuttavia, parallelamente alla creazione di tale competizione, continuare a partecipare alle competizioni calcistiche organizzate dalla FIFA e dalla UEFA senza l'autorizzazione preventiva di tali federazioni".

Nell'analizzare il documento ufficiale che racconta come la UEFA (e la FIFA) non violi il diritto alla concorrenza dell'Unione Europea (come invece accusato dalla Superlega) si notano anche altri importanti passaggi che riguardano, fra le altre cose, le possibili sanzioni. Queste le "opinioni" dell'Avvocato Generale Rantos:

1 - Le norme FIFA-UEFA in base alle quali ogni nuova competizione è soggetta all'approvazione preventiva sono compatibili con il diritto alla concorrenza dell'UE

2 - Le regole della concorrenza dell'UE non proibiscono alla FIFA, alla UEFA, alle loro federazioni affiliate o alle loro leghe nazionali di emettere minacce di sanzioni contro i club affiliati, quando gli stessi partecipano ad un progetto per istituire una nuova competizione che possa rischiare di minare gli obiettivi legittimamente perseguiti da quelle stesse federazioni di cui fanno parte.

3 - Le regole della concorrenza dell'UE non precludono le restrizioni, nello statuto FIFA, riguardanti l'esclusiva commercializzazione dei diritti relativi alle competizioni organizzate dalla FIFA e dalla UEFA dal momento che tali restrizioni sono inerenti e proporzionate al perseguimento delle legittime finalità connesse alla natura dello sport.

4 - Le leggi UE non ostacolano gli statuti FIFA e UEFA che prevedono che la costituzione di una nuova competizione pan-Europea sia soggetta ad un regime di approvazione preventiva

SODDISFAZIONE DELLA UEFA E DELLE ALTRE ISTITUZIONI
Il parere di Rantos è stato ovviamente accolto in modo molto positivo dalla UEFA , dalla FIFA , dall'ECA e ancora da LaLiga o dalla FIGC, ma non si è fatta attendere la risposta della Superlega.

LA RISPOSTA DELLA SUPERLEGA
Bernd Reichart, CEO di A22 Sports Management (agenzia che gestisce la comunicazione del progetto Superlega), ha commentato così il giudizio in favore della UEFA dell'Avvocato Generale della Corte di Giustizia dell'UE: "Il parere dell’Avvocato Generale è un passo in un caso in corso e siamo lieti del riconoscimento del diritto di terzi di organizzare competizioni paneuropee per club. L’avvocato generale ha chiarito che la UEFA detiene una posizione monopolistica che comporta importanti responsabilità per consentire a terzi di agire liberamente sul mercato. Tuttavia, riteniamo che i 15 giudici della Grande Camera a cui è affidata la responsabilità di esaminare questo caso andranno sostanzialmente oltre e offriranno ai club l’opportunità di gestire il proprio destino in Europa. A22 è co-ricorrente nella causa contro UEFA/FIFA – prosegue la nota -. In attesa di una sentenza definitiva della CGUE nella primavera del 2023, A22 ha avviato un dialogo esteso con un gruppo completo di parti interessate del calcio nell’ottobre 2022. L’obiettivo è facilitare lo sviluppo di un modello sportivo sostenibile per le competizioni europee per club che rifletta il lungo termine e nel migliore interesse reciproco dei tifosi e della più ampia comunità calcistica. Questo dialogo con le parti interessate è necessario per prepararsi a tutti i potenziali risultati nel processo legale in corso. A seguito della sentenza definitiva della CGUE, le società calcistiche devono essere pronte a riprendere in mano i propri interessi e sostenere una struttura di governance e concorrenza pienamente conforme al diritto e ai principi dell’UE", le sue dichiarazioni riportate da Calcio e Finanza.

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