Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Tra Paratici, la Juve e la Superlega: Agnelli a 360°, passato, presente e futuro

Tra Paratici, la Juve e la Superlega: Agnelli a 360°, passato, presente e futuroTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 5 giugno 2021, 00:45I fatti del giorno
di Lorenzo Di Benedetto

Conferenza stampa a 360° per Andrea Agnelli nel giorno dei saluti a Fabio Paratici. Focus chiaramente incentrato sull'ormai ex direttore sportivo bianconeri, con il presidente che ha scelto i suoi tre migliori acquisti negli 11 anni alla Juventus: "Penso ai giocatori che ha portato qui da noi nella veste di direttore sportivo prima e chief of football poi. Ne cito tre: Tevez, Dybala, CR7”. Parole poi anche sul ritorno di Massimiliano Allegri, che rappresenta adesso passato, presente e futuro del club: "Quello che mi piace sottolineare è la determinazione, la voglia, la grinta di ributtarsi sull'avventura in campo sua e da parte dello staff. È un'avventura di lungo periodo, di programmazione e di crescita continua. Ci sono state tante speculazioni sull'assetto dell'area sportiva: quando la riorganizzazione sarà completata ci vedremo in una nuova conferenza stampa. Nel frattempo vedo grande passione in Federico Cherubini, che è qui con noi, ma del resto il suo impegno sono doti che io, Pavel Nedved e Fabio abbiamo conosciuto in questi anni”.

Immancabile poi l'argomento legato alla Superlega: "Ho cercato di cambiare le competizioni europee dall'interno per anni. Ho cercato di cambiarle dall'interno, i segnali di crisi erano evidenti già prima del Covid. La proposta ECA-UEFA del 2019 era un'ottima proposta, avrebbe dato buone risposte ed era sostenuta da tanti club. Il sistema oggi concentra in un monopolio il potete esecutivo, legislativo e giudiziario e riserva alla UEFA l'esclusiva dell'organizzazione e della commercializzazione. La Superlega non è mai stato un tentativo di colpo di stato, ma un grido d'allarme di un sistema che si indirizza verso l'insolvenza. L'accordo tra i fondatori era condizionato al preventivo riconoscimento da parte della UEFA e della FIFA della competizione. La risposta di UEFA è stata di totale chiusura con termini offensivi e si è conclusa con la minaccia a 3 club. Le dichiarazioni, oltre che essere diffuse con metodi arroganti, hanno esercitato pressioni. Non è con questi comportamenti che si riforma il calcio. Per fortuna, conoscendo quasi tutti in UEFA, so che non tutti la pensano così. Le basi legali che abbiamo sono fondate, ma il desiderio di dialogo resta immutato perché è necessario trovare una sintesi".

Infine una sorta di attacco alla UEFA, sempre relativo al tema Superlega: "Non si può non analizzare come a oggi si concentri in un monopolio il potere esecutivo, legislativo e giudiziario sul calcio europeo, riservando all'UEFA la responsabilità quasi arbitraria di organizzare e commercializzare, assegnando le licenze. È un sistema ormai inefficiente. Altri sport hanno subito grandi modifiche negli anni, penso all'Eurolega di basket che ha portato grandi benefici a tifosi, club e giocatori. Fino all'altro giorno i tifosi italiani hanno celebrato Milano in Eurolega. Quasi tutti gli stakeholders ritengono che il calcio venga riformato, chi fa proposte viene demonizzato. Juventus, Real Madrid e Barcellona sono intenzionati a portare avanti le proprie riforme, anche in solidarietà con chi ha dimostrato paura nell'aderirvi”.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile